Messina, la Stroke Unit del Policlinico è l'unico centro operativo in tutta la Sicilia 24H

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Messina, la Stroke Unit del Policlinico è l'unico centro operativo in tutta la Sicilia 24H

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lunedì 08 Gennaio 2018 - 11:30

L’unico centro attivo 24 ore su 24 in tutta la Sicilia e al secondo posto per numero di interventi nel panorama nazionale. Sono questi alcuni degli interessanti dati estrapolabili dai registri nazionali che riguardano la Stroke Unit del Policlinico di Messina diretta dalla professoressa Rosa Musolino.
In particolare, attualmente è l’unico centro Hub con servizio di trattamento di disostruzione meccanica endovascolare attivo 24 ore su 24 nel territorio siciliano, grazie alla presenza della UOC di Neuroradiologia, diretta dal professor Marcello Longo.
Inoltre, nel 2017 il servizio del Policlinico risulta essere al secondo posto nel panorama nazionale con 141 interventi endovascolari effettuati, dietro per pochissimo al Policlinico Tor Vergata di Roma con 144 interventi e davanti all’AOU Careggi di Firenze con 120 prestazioni, sui 50 centri censiti.
Altro dato rilevante, il trend in costante crescita dei trattamenti di disostruzione arteriosa presso la Stroke Unit del Policlinico messinese: 32 nel 2014, 67 nel 2015, 104 nel 2016 e, appunto, 141 nell’anno appena trascorso.
A conferma dell’importanza del servizio per l’intera regione, nei giorni scorsi sono stati eseguiti due interventi endovascolari per ictus ischemico su pazienti che provenivano dalle province di Trapani e Siracusa, trasportati dal 118 mediante elisoccorso.
La centralizzazione dei pazienti dalla provincia (secondo procedura interaziendale attiva dal 2014), ed a volte dall’intera regione, al centro Hub ha consentito il trattamento secondo un modello ormai adottato dai maggiori centri europei. L’orientamento è, infatti, verso il sistema “mothership”, cioè il centro madre o Hub al quale afferiscono tutti i pazienti direttamente e non tramite il filtro dei centri spoke, privi di équipe angiografica, che hanno senso solo se posti all’estrema periferia della provincia.
Tutto ciò garantisce il raggiungimento dell’Hub nel più breve tempo, ovvero nel centro dotato di tutti i servizi necessari al trattamento dell’ictus ischemico ed evita quei rallentamenti che possono vanificare la corsa in ospedale. In Francia e Germania, ad esempio, le risorse servono a potenziare i centri Hub ed i trasporti dei pazienti con elicotteri e ambulanze con personale specializzato.