Modica: “Giocato a sprazzi, incide il dover fare risultato a tutti i costi”. Ragosta: “Pensiamo ad una partita per volta”

Alessandro Tavani

Modica: “Giocato a sprazzi, incide il dover fare risultato a tutti i costi”. Ragosta: “Pensiamo ad una partita per volta”

domenica 07 Gennaio 2018 - 18:39

Grazie all’affermazione casalinga sul Portici, il Messina inizia il nuovo anno conquistando 3 punti fondamentali per la scalata verso i playoff. La distanza sulla zona pericolosa della classifica rimane corta (2 punti), ma i biancoscudati possono comunque gioire per la vittoria, la terza consecutiva considerando anche le ultime due del 2017 contro Paceco ed Ebolitana. Mister Modica, subito dopo il match, si è mostrato complessivamente soddisfatto della prestazione, consapevole delle difficoltà che i campani avrebbero creato ai suoi ragazzi: “E’ stata una partita complicata. Sapevamo che da metà campo in su il Portici ha una buona organizzazione, un impianto di gioco, giocatori rapidi e veloci. Noi abbiamo approcciato bene fino al rigore, poi ci siamo smarriti un po’ per poi ritrovarci nella ripresa. Era difficile sapere come avremmo risposto dopo la sosta e i carichi di lavoro sostenuti. Siamo stati anche un po’ fortunati, abbiamo giocato a sprazzi e Meo ha fatto buoni interventi”. Il mister si è soffermato anche sull’attuale condizione dei suoi e sulla partita di Bossa, quest’oggi chiamato a sostituire Migliorini, ancora in non perfette condizioni a causa della fascite plantare: “Bossa si è comportato molto bene, così come quelli che sono stati dentro la partita hanno fatto il loro dovere. Non siamo brillanti, ma pesanti per il lavoro svolto durante la sosta. Incide anche il dover rincorrere, il dover continuare a fare punti necessariamente. In ogni caso so che potremo fare bene perché tra 10-15 giorni le gambe ricominceranno a rispondere molto bene”. Chiusura sulla scelta di schierare Bruno come terzino destro, una novità assoluta nelle partite fin qui disputate dal Messina, nonostante il difensore campano in passato abbia già giocato in quella zona del campo: “La scelta di Bruno come terzino destro è legata alla necessità di avere un calciatore esperto lì. Il Portici aveva un giocatore importante, rapido e veloce. Bruno ha fatto benissimo come tutta la squadra, che è stata operaia, umile, ha saputo soffrire. Rincorrere sempre un risultato è difficile. Ora ci godiamo la vittoria, mentre per ritrovare la brillantezza ci sarà tempo”.
Subito dopo è il turno del match winner Arcangelo Ragosta, che si conferma uomo della provvidenza dopo le gara contro Paceco ed Ebolitana. L’attaccante campano, subentrato al 70’, ha impiegato circa 3 minuti per andare in rete e nel dopo gara non contiene la gioia per il gol e per i primi 3 punti del 2018: “Sono contento per il gol e per la vittoria. Appena ho visto Bettini prendere palla, mi sono buttato in profondità: è una giocata che proviamo spesso in settimana ed è andata bene. Sono contento anche per questo perchè si vede il lavoro settimanale. Era importante partire col piede giusto. Abbiamo lavorato molto durante queste vacanze, quindi un po’ di stanchezza ci può stare. L’importante in ogni caso era raggiungere la vittoria e fortunatamente ce l’abbiamo fatta”. Ragosta si congeda dai microfoni da vero leader, lasciando da parte possibili polemiche sull’ennesima panchina iniziale e garantendo impegno per il raggiungimento di posizioni più consone al Messina: “Sono abituato a fare parlare il campo. Sono a disposizione del mister e sono tranquillo perché ho la sua fiducia e quella della società. Alla lunga le cose positive vengono fuori e oggi è arrivata la vittoria. Per quanto riguarda il futuro secondo me dobbiamo pensare partita per partita senza guardare la classifica, consapevoli che essendo il Messina dobbiamo fare il possibile per raggiungere i playoff. Con il lavoro e l’applicazione ci possiamo togliere bellissime soddisfazioni”.
Infine prende la parola Meo, portierino classe 2000, autore di un paio di interventi decisivi per mantenere inviolata la porta biancoscudata: “Sono molto felice per la mia prestazione e per quella della squadra. Erano 3 punti importanti. Sul rigore è stata anche fortuna, il tiro era centrale e sono riuscito ad intercettarla col piede. Sull’altro intervento Cassaro mi ha dato una mano”. Meo, che fa parte di una batteria di portieri ritenuti tutti potenzialmente titolari da Giacomo Modica, non sente il peso della concorrenza, anzi: “Noi portieri viviamo bene la concorrenza, ci alterniamo in base alla regola degli under e alle scelte che il mister compie settimana dopo settimana”.

Foto di Rocco Papandrea