Messinambiente, sei giorni per firmare le conciliazioni

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Messinambiente, sei giorni per firmare le conciliazioni

giovedì 04 Gennaio 2018 - 14:56

I rapporti tra l’amministrazione e buona parte del mondo sindacale non sono cambiati, ma dopo l’incontro di questa mattina a Palazzo Zanca si è comunque deciso di andare avanti per la nascita della Messina Servizi Bene Comune. Sul piatto il futuro dei lavoratori di Messinambiente, pronti a passare alla nuova società partecipata, ma per Cisl, Uil Trasporti e Fiadel, il prezzo da pagare sarà davvero troppo alto. Per questi tre sindacati il piano di conciliazioni proposto dall’amministrazione è troppo penalizzante per i lavoratori.

In dubbio ci sarebbero parecchi diritti, tra cui il Tfr, ma le tre sigle sindacali contestano all’amministrazione il voler mettere davanti al benessere dei lavoratori la salvaguardia del concordato di Messinambiente, un atteggiamento che mai e poi mai ci si sarebbe aspettati da una Giunta ”dal basso”. Dall’altra parte i l’amministrazione si fa forte dell’accordo raggiunto con la Cgil, poi toccherà ad ogni singolo lavoratore analizzare il piano di conciliazione.

Non vi è dubbio che le situazioni più delicate riguardano gli operatori che vantano dei contenziosi con Messinambiente, ma intanto bisogna andare avanti. L’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua dà circa una settimana di tempo, poi si vedrà: “Messinambiente vuole ridurre al massimo le spese per le conciliazioni, la situazione economica è notoria, saranno riconosciute le cifre stabilite dalle sentenze. Tutte le firme però devono essere fatte entro il 10 gennaio, altrimenti due giorni dopo, in occasione dell’assemblea dei soci, potrebbe essere decretato il fallimento di Messinambiente. Chiedo un atto di responsabilità da parte di tutti, il tavolo non può saltare per uno o due contenziosi”.

Ialacqua lancia un appello ai sindacati: “Dalle parole si deve passare ai fatti. L’avvocato ha già chiesto al Tribunale la concessione per l’usufrutto dei mezzi di Messinambiente per la nuova società, ci piacerebbe che il servizio partisse definitivamente l’1 febbraio”.