Dopo il bando per gli alloggi arriva quello per la mobilità. Gioveni esulta: 'Lo chiedevo da tempo'

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Dopo il bando per gli alloggi arriva quello per la mobilità. Gioveni esulta: 'Lo chiedevo da tempo'

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mercoledì 03 Gennaio 2018 - 14:00

Lo chiedevo dai tempi in cui ero ancora consigliere circoscrizionale e adesso sta per diventare realtà: il bando per la mobilità negli alloggi popolari!”. È quanto afferma Libero Gioveni, entusiasta dopo aver ricevuto la conferma che l’atto è già all’attenzione della Giunta dal dirigente del Dipartimento politiche della casa Signorelli, ascoltato in Commissione per la presentazione di un altro bando, quello per l’assegnazione degli alloggi per emergenza abitativa.

“Ho sempre sostenuto e rappresentato negli anni – spiega Gioveni – la reale esigenza di parecchie famiglie che, già assegnatarie di alloggi popolari, si ritrovano ad affrontare diversi disagi di natura abitativa per mancata corrispondenza dell’alloggio destinato alla necessità personali e familiari.

Le cause di questi disagi – prosegue il consigliere – sono molteplici e si riconducono soprattutto in:
1) situazioni di sovraffollamento o sottoutilizzazione rispetto allo standard abitativo;
2) inidoneità oggettiva dell’alloggio occupato, che non garantisce condizioni di vita e di salute appropriate per la presenza, nel nucleo familiare, di componenti anziani, di portatori di handicap, o di persone comunque affette da gravi disturbi prevalentemente di natura motoria;
3) esigenze di avvicinamento al luogo di lavoro, o di cura e assistenza qualora si tratti di anziani o persone diversamente abili;

È evidente come tale programma – conclude Gioveni che apprezza l’operato del dirigente Signorelli da quando guida il Dipartimento politiche della casa – dovrà essere finalizzato alla stesura di una graduatoria formata dagli assegnatari aspiranti alla mobilità, ai quali tuttavia, a mio avviso, si potrebbe continuare a mantenere l’opzione (come per altro bonariamente si sta già facendo) per lo “scambio consensuale” di alloggi, qualora questo servisse a soddisfare tutte le esigenze messe in campo dagli inquilini interessati al ‘baratto’”.