Vento dello Stretto a Musumeci: "Ecco le idee per non far scappare più i giovani"

Si chiama manifesto della gioventù siciliana, si tratta di un documento consegnato al Governatore, Nello Musumeci, dai ragazzi di Vento dello Stretto, movimento politico da sempre vicino a #diventeràbellissima. Istruzione e lavoro, ecco i due punti da cui è necessario ripartire per fermare l’emorragia di giovani che sconsolati impugnano trolley e valigie per cercare un futuro migliore altrove. Vento dello Stretto punta ad essere la voce di chi non si arrende, di chi pensa ancora che questa terra abbia un futuro e con essa anche chi vi abita.

I dati evidenziati nel documento sono però tanto scoraggianti quanto preoccupanti, secondo l’Eurostat la Sicilia è al top tra le prime 200 regioni europee, per i giovani tra i 18 ed i 24 anni che non studiano e non cercano lavoro, i così detti  neet. Il primo passo dev’essere dunque investire nella formazione siciliana, senza cadere negli errori del passato che troppo spesso hanno portato ad un “dilagante assistenzialismo siciliano che si è venuto a creare negli anni”, così come recita il documento.

“Chiediamo – commenta Daniele Travisano, oggi in conferenza stampa nella sala commissioni di Palazzo Zanca – che succursali dei corsi di studio possano aprire nei centri più popolosi, ma questo sistema non può fare a meno di un sistema di trasporti finalmente efficiente, che consenta ai giovani di poter raggiungere agevolmente tutti i luoghi. Gli Atenei devono diventare luogo d’istruzione ma anche di formazione, ci dev’essere un vero e proprio arcipelago di Start Up, imprese giovanili e incubatori d’imprese. Chiediamo, inoltre, una legge regionale che obblighi gli enti pubblici a servirsi di call center situati nel territorio regionale. Il settore da cui ripartire è anche il quello turistico, i 111 siti siciliani incassano solo il 10% degli introiti totali e attraggono solo il 9,2% dei visitatori”.

Presenti anche i componenti del movimento, Liana Cannata, Piero Gatto e Felice Panebianco. Musumeci non ha nascosto la preoccupazione per le condizioni economiche in cui versa l’Ente, ma il consigliere comunale, Piero Adamo mostra fiducia: “Lo si sapeva, purtroppo questo è il frutto del Governo crocetta, abbiamo avuto un Governatore che ha fatto accordi economici non per gli interessi della Regione ma per tutelare i propri rapporti con Renzi all’interno del Pd”.

Adamo aggiunge: “Io credo che però siamo sulla strada giusta, Musumeci è intervenuto con un finanziamento ad hoc in favore dei Comuni, ma anche nel settore dei rifiuti affinchè si evitino delle nuove emergenze. La logica con cui sono stati scelti i componenti della Giunta la condivido, Musumeci ha chiesto ai partiti della coalizione una lista di nomi e poi ha sciolto le riserve, ha messo molte persone di cui si fida nei punti giusti, dando così vita ad un Governo di qualità”.

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