Gli studenti del Quasimodo incontrano Antonio Presti

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Gli studenti del Quasimodo incontrano Antonio Presti

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giovedì 14 Dicembre 2017 - 11:05

Spazio Gazzi Arte rappresenta probabilmente l’esempio più emblematico della nuova svolta a favore dell’arte intrapresa dall’istituto scolastico Quasimodo, il cui preside Piero La Tona ha voluto battezzare con un ospite d’eccezione: il carismatico e amante del Bello Antonio Presti: “Presti – ha esordito il preside La Tona nel presentarlo – è un mecenate così come anticamente inteso. Non un mero finanziatore di opere ma un promotore culturale. Da sempre è convinto che sia quasi un dovere etico offrire il Bello, perché ciò che è Bello genera altro Bello”.
Un uomo Presti che non si è piegato neanche a tre attentati mafiosi, che avrebbero voluto metterlo a tacere perché in fondo la criminalità organizzata sa di trovare meno terreno fertile laddove prolifera l’arte, che porta allo sviluppo dell’anima: “La risposta agli attentati mafiosi non è stata tanto la denuncia – ha raccontato Presti con il suo sornione sorriso – quanto il dare vita all’opera d’arte che non volevano fosse realizzata”.
Andrea, Giorgio, Miriana, Simone, Angela, Miriam, Angelica, Giulia, Cetti, per cogliere meglio le sfaccettature del mondo dell’arte, per capire come l’arte possa sopperire alla triste realtà di tutti i giorni lo hanno incalzato con delle domande. È per Antonio Presti l’occasione per chiarire come la Bellezza, che per sua costituzione è nutrimento dell’anima, possa diventare un nutrimento fisico grazie all’economia che può attivare e addirittura diventare nelle zone più degradate l’alternativa alla soggiacenza alla malavita. O per soffermarsi sul valore della “differenza” che, a suo dire, deve debellare il mortale annientamento della omologazione che specie il potere politico alimenta facendo leva su tv, internet, che scientemente guidano le masse verso il nulla. “In una realtà in cui vige la regola dell’abbandono, dell’incuria – ha concluso Saverio Pugliatti – curatore del progetto “Spazio Gazzi Arte e promotore insieme al preside Piero La Tona dell’incontro – solo un sacerdote della Bellezza poteva dedicare tutto se stesso a dare vita ad una impresa etica ed epica quale quella realizzata da Antonio Presti”