Froome positivo, Nibali vincitore della Vuelta 2017?

La sua presenza, però, ora è difficilissima perché durante un controllo durante l’ultima Vuelta è stato trovato positivo al salbutamolo. Il britannico ha l’autorizzazione (TUE, esenzione per uso terapeutico) per assumere un farmaco antiasmatico che contiene la sostanza incriminata, ma la concentrazione nelle urine ha superato la soglia massima consentita di 1000 nanogrammi/millilitro. Durante il controllo del 7 settembre, era superiore al consentito: 2000 ng/ml, il doppio della soglia permessa. Controllo effettuato dopo la 18esima tappa che vide Froome guadagnare 20″ proprio a Nibali.
Lo “Squalo dello Stretto”, secondo in classifica generale, potrebbe essere il vincitore della Vuelta. Ora tocca all’Uci fare chiarezza e ascoltare Froome, uno dei più forti ciclisti della storia.  I precedenti non sono incoraggianti. Alessandro Petacchi, per un caso molto simile, fu squalificato un anno, mentre Ulissi per nove mesi.
Sky ha commentato la vicenda, minimizzando l’accaduto: “Chris soffre d’asma dall’infanzia e usa un farmaco molto comune, il salbutamolo, per prevenire e curare i sintomi dell’asma da sforzo. Si tratta di un farmaco permesso dalle regole della Wada, per il quale non è necessario nemmeno il Tue (esenzione per uso terapeutico, ndr) a patto che non si inalino più di 1600 microgrammi ogni 24 ore e più di 800 ogni 12”.
Nibali: “Non è un grande giorno per il ciclismo”.  Certo per il ciclismo non è un grande giorno, come non lo è per lui. Sulla vicenda non entro nel merito, voglio aspettare le conclusioni”, ha detto il campione messinese.
Nibali, che ha detto di non voler dare giudizi affrettati sulla vicenda, in questi giorni si trova in Croazia ad allenarsi con il suo team Bahrain-Merida.
“Se fosse confermata la sua positività, nessuno mi ridarebbe l’emozione di vincere di nuovo la Vuelta e salire sul gradino più alto sul podio di Madrid”.

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