Il bilancio consuntivo 2016 approda tra i banchi della I commissione, che per l’occasione si è riunita in via straordinaria. I consiglieri, nella giornata di ieri, hanno rimandato al mittente il tentativo dell’amministrazione di mettere subito in discussione l’atto, visto che era appena arrivato il parere del collegio dei revisori dei conti.
Parere positivo ma con qualche criticità riscontrata, situazione che non piace per nulla ai consiglieri. Il gruppo di lavoro guidato da Federico Basile, ha videnziat in primis il mancato rispetto delle previsioni per i quali l’Ente si era impegnato per garantire la sostenibilità del piano di riequilibrio (e questo la dice lunga sulla possibilità di ricevere l’approvazione da parte del Ministero per accedere al fondo di rotazione); poi c’è l’immancabile scarsa capacità di riscossione dei proventi per violazione del codice della strada (riusciamo in pratica ad incassare solo il 6,46% delle potenziali entrate.
Altra nota dolente sono gli elevatissimi costi di alcuni servizi a domanda individuale rispetto agli incassi delle rette, fra tutti emergono negativamente gli asili nido che hanno incassato nel 2016 solo 44mila euro a fronte di 526mila euro di costi con un’incidenza del 8,37%, gli impianti sportivi che a fronte di 1 milione e mezzo di perdite hanno incassato solo 50mila euro, quindi solo il 3,27% e infine la casa di riposo che su 1 milione e 800 euro di costi ha incassato solo il 5,68% che equivale ad appena 103mila euro.
Tutti fattori che lo stesso Basile ha evidenziato oggi in commissione. Tutto rinviato a lunedì, quando la commissione si riunirà normalmente prima della seduta straordinaria di Consiglio fissata per le 11,30.
L’esponente dei Centristi per la Sicilia, Franco Mondello, ha evidenziato: “Sta passando quasi sottovoce il disallineamento con il Piano di Riequilibrio, ma questo è un fatto grave visto che stiamo parlando del documento che rappresenta la stella polare di tutte le azioni economiche dettate dall’ente. Ma soprattutto mancano i bilanci delle partecipate. Entro il 30 settembre doveva essere approvato il bilancio consolidato che prevedeva proprio i rendiconto delle società partecipate, ma tutto questo non è stato fatto. Ancora una volta il Comune di Messina non rispetta gli impegni dettati dal Ministero”.
Daniela Faranda, fresca di passaggio in Fratelli d’Italia, ha aggiunto: “Stiamo entrando in un mese molto particolare, ci sono molte scadenze, tra cui importanti debiti fuori bilancio, ma quello che mi preoccupa è che l’amministrazione presenta gli atti sempre ad un passo dalla scadenza”.