Acr Messina, Sciotto rompe il silenzio: "Fondamentale tornare al Celeste". Saluta il dg Carabellò

Pietro Sciotto rompe il silenzio e ci riprova. Il numero uno dell’Acr torna a parlare dello stadio “Celeste”.

Per Sciotto il ritorno nello storico impianto di via Oreto è fondamentale per il ritorno del calcio messinese ai vertici: “Sin dal mio primo giorno di presidenza ho immaginato lo stadio “Giovanni Celeste” come la casa del Messina. Un pensiero dettato dal cuore, che, com’è noto, non conosce vincoli burocratici. Nell’impianto di via Oreto mi sono innamorato dei colori giallorossi, di quei campioni in grado di lottare a viso aperto contro chiunque grazie alla spinta emozionale di una Curva unica in Italia, trionfo di passione e attaccamento alla maglia”.

Per il presidente giallorosso si è perso fin troppo tempo: “Sono passati appena quattro mesi dalla nascita di questa nuova società, e il mio pensiero non è mai cambiato – prosegue -. Aggiungo: il miglior acquisto della mia gestione non potrà che essere la riapertura del “Celeste”, dodicesimo uomo in campo per quella rapida risalita in classifica che tutti noi immaginiamo dopo le delusioni iniziali. Ho già inoltrato una richiesta di convocazione alla Commissione di Vigilanza; dopo questo passaggio potremo fare finalmente luce sui reali ostacoli da superare in vista di una possibile riapertura. Nel 2013 lo stadio è stato concesso al Città di Messina per disputare le partite interne del campionato di Serie D: cosa è cambiato da allora? È possibile – anche a costo di una corsa contro il tempo – risolvere le questioni sul tavolo per avviare un vero e proprio processo di restituzione di questo monumento alla città?”.

Sciotto chiede alle istituzioni di attenzionare la vicenda: “In questo momento storico il “Celeste” sarebbe funzionale al progetto sportivo dell’Acr Messina; un progetto di Rilancio, come da acronimo. Lo sport sa coniugare la pura imprenditoria con le emozioni, i piani strategici con la passione: sono pronto a confrontarmi con tutti per realizzare il mio sogno, un desiderio condiviso con grandissima parte della tifoseria. Io non mi arrendo. Forza Messina”. Poco dopo l’Acr Messina ha ufficializzato l’addio del direttore generale, Giovanni Carabellò.

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