Cuzzola su variazione Bilancio: Adottata in zona Cesarini per oneri fiscali e transazione con Credito Sportivo

Redazione1

Cuzzola su variazione Bilancio: Adottata in zona Cesarini per oneri fiscali e transazione con Credito Sportivo

sabato 02 Dicembre 2017 - 08:40

Tutti i comuni aspettano l’ultimo giorno a disposizione per adottare questa variazione d’epilogo e possibile al Bilancio. Messina si accosta dunque a metropoli quali Roma e Torino che hanno deliberato, giovedì sera, l’ultima modifica utile per l’anno in corso. L’assessore al ramo, Enzo Cuzzola, fa anche riferimento alla lettura de “IlSole24ore” del 30 novembre appunto.

Il traguardo è stato comunque tagliato prima del suono del gong finale per effettuarla. Si è avverata perché lo staff accorintiano ha adottato il Preventivo a tre mesi dalla scadenza, quindi in ritardo ma non ad anno chiuso, come in passato.

Non è, né sarà, la sola, altra variazione che si avvale di un’adozione della Giunta in via d’urgenza per far fronte, tra l’altro, a sopraggiunti oneri fiscali e ad una transazione, vantaggiosa, con il Credito Sportivo – spiattella Cuzzola -. Da anni al comune di Messina, in tema di finanze pubbliche, non si è potuta rispettare una scadenza, né è mai stata accettata una variazione di bilancio, né dal Consiglio, né dalla Giunta, ove consentito, perché il bilancio è stato adottato, sempre, a ridosso del fine anno. Una serie di congiunture sfavorevoli: situazione finanziaria ereditata, normativa regionale che non impone scadenze certe, ecc., hanno messo anche l’attuale Amministrazione, come la quasi totalità dei comuni siciliani, in questa condizione. Questa volta abbiamo rispettato i termini, in zona Cesarini sì, ma li abbiamo rispettati”.

In tutta onestà, l’assessore di origine calabrese denota che altre variazioni saranno probabilmente adottate (per lui il 30 novembre non è il termine ultimo) dal Dirigente del Dipartimento Finanziario per compensare spostamenti di risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi.

Sviscerando i contenuti dell’Assestamento (ha chiarito in aula che si continua ad utilizzare questo termine, in tutti i comuni, per l’ultima variazione consiliare dell’anno; anche se il vero e proprio assestamento dopo l’avvento della contabilità armonizzata si può attuare solo entro il 31 luglio), vediamo che raggiunge tre obiettivi: copertura maggiori oneri, storni fra capitoli, adeguamento stanziamenti 2018.

Ed ecco che Cuzzola traccia le linee a cui aggrapparsi. “Abbiamo, quindi, dovuto dare copertura a maggiori spese per interessi passivi pretesi dal tesoriere per 300 mila euro, nonché a debiti fuori bilancio per 273 mila euro. Abbiamo poi effettuato una serie di “storni”, proposti dalla Polizia Municipale che ha redistribuito, con apposita delibera, i proventi riscossi dalle violazioni al codice della strada. Abbiamo infine garantito, per il 2018, la stipula dei contratti per la telefonia, appostando 500 mila euro circa e per la manutenzione del verde e pulizia nei cimiteri, appostando 600 mila euro circa”.

E’ chiaro che aleggia una ventata di “mea culpa” e rammarico per non aver approvato immediatamente prima anche il rendiconto. Il tutto è scolpito nell’espressione: “Non ci siamo riusciti, per una serie di ritardi dei quali ci assumiamo ogni responsabilità”. Se fosse stato così si sarebbe potuto spendere una somma, appositamente vincolata nello stesso documento contabile, per pagare alcune spese legali che rischiano di lievitare.

Cuzzola spera di risparmiare sugli interessi versati al tesoriere incamerando un trasferimento, condizionato al rendiconto, di circa 60 milioni di euro, che darebbe anche liquidità. La conseguenza più favorevole sarebbe stata una maggiore tranquillità circa il tempestivo esito, indispensabile per non farsi sfuggire graduatorie in corso, del parere ministeriale sulla “dotazione organica”, cioè sulla autorizzazione per le assunzioni.

“Siamo certi che rimedieremo – si lascia trascinare dall’ottimismo -, certi che stiamo andando avanti sulla via della complessiva riorganizzazione della macchina amministrativa, che permetterà il rispetto dei termini normativi, cioè la normalizzazione’, complessiva e non solo dei bilanci, dell’Ente”.

Foto Rocco Papandrea