Femminicidio: sensibilizzare l'opinione pubblica è il primo passo da compiere

Gli omicidi di donne nei primi nove mesi del 2017, pari a 84, sono in netto calo rispetto ai 109 nello stesso periodo del 2016. Questi dati devono farci riflettere non solo oggi che è la giornata dedicata alla violenza sulle donne ma sempre. Tali reati indicano un rapporto uomo-donna malato che può degenerare pericolosamente.

Le iniziative a Messina (come nel resto d’Italia) sono innumerevoli, mirate a sensibilizzare l’opinione pubblica su una tematica fondamentale. Palazzo Zanca ha esposto le bandiere a mezz’asta in memoria delle vittime di femminicidio.

Forze dell’ordine in campo per sensibilizzare. Piazza Cairoli si popola di iniziative e progetti dedicati al femminicidio, saranno presenti la polizia con il progetto “Camper” ed i carabinieri del Comando interregionale “Culqualber” che in un’ottica di prevenzione, stanno illustrando alla cittadinanza gli strumenti a loro disposizione per dare un aiuto concreto alla vittime. L’attività informativa ha lo scopo di avvicinare tali istituzioni alla gente e tutelare le donne in pericolo che spesso per paura non trovano il coraggio di denunciare.
Ma è scontro sull’intitolazione di una piazza. Associazioni e movimenti si mobilitano in occasione della giornata internazionale contro la violenze sulle donne. “Cambiamo Messina dal basso” ha riproposto l’intitolazione di una piazza, una via o un giardino alle vittime di femminicidio.

Il diniego da parte della Commissione toponomastica ha suscitato non poche perplessità all’interno del movimento. Si è ben consapevoli sul fatto che una piazza intitolata alle vittime di femminicidio non possa far estinguere un fenomeno così diffuso e radicato ma può certamente far riflettere e innescare un meccanismo collettivo che riconosca la gravità del fenomeno e lo stigmatizzi.

Cgil: “Sconfiggere la violenza sulle donne sia priorità del Governo”. “L’obiettivo – spiega Clara Crocè Segretaria Confederaleè esercitare una pressione sufficiente sul parlamento, affinché la sconfitta della violenza contro le donne diventi una priorità per il Governo italiano”. L’iniziativa ha già raccolto 15mila firme e continua a raccoglierne. L’impegno dev’essere costante e non deve concludersi il 25 novembre.

Erika Oppedisano

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