Capo d'Orlando e la Finanza ricordano il sacrificio di Antonio Calderone

Una nutrita rappresentanza di finanzieri in servizio presso tutti i reparti del Comando provinciale della Guardia di Finanza, nella ricorrenza del cinquantennale della scomparsa del brigadiere Antonio Calderone, riconosciuto “Vittima del dovere”, ha partecipato alla Santa Messa nella Chiesa di Cristo Re, a Capo d’Orlando.
Il finanziere, originario di Gioiosa Marea, perse la vita il 26 novembre 1967 a Termoli, all’età di 34 anni, durante un’operazione di contrasto al traffico di tabacchi lavorati esteri. Nell’occasione, il Comandante Provinciale, Vincenzo Tomei, ha consegnato a ciascuno dei familiari della vittima, la moglie Maria Conti e i due figli Federico e Natalina Calderone, una lettera a firma del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. Giorgio Toschi, redatta in occasione della ricorrenza.
La liturgia eucaristica è stata officiata dal Cappellano Militare delle Fiamme Gialle per la Sicilia, don Mario Raneri. Alla funzione religiosa, alla quale è intervenuto il presidente nazionale dell’Associazione “Vittime del dovere d’Italia”, Cavaliere Andrea Fasanella, nonché il sindaco di Capo d’Orlando e le varie Autorità locali Civili e Militari, hanno partecipato anche le rappresentanze delle Sezioni dell’Associazione nazionale Finanzieri d’Italia di Messina, Catania, Milazzo e S. Agata di Militello, oltre a numerosi familiari del Brigadiere Antonio Calderone, del personale in servizio e in congedo.

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