Accorinti su elezione Genovese jr: "Non lo conosce nessuno a Messina"

“Ho visto cose che voi umani…”. Commenta così  da Firenze, dove si trova per partecipare alla convention dei sindaci Unity in diversity, il sindaco di Messina, Renato Accorinti, l’elezione di Luigi Genovese.  “Il figlio di Genovese ha 21 anni, e il sindaco della citta’ di Messina, che non ha nulla contro di lui, ci mancherebbe, non conosce il volto di questo ragazzo. Un giovane che non ha fatto un giorno di politica in citta’, non lo conosce nessuno: ma ha preso piu’ voti di tutti i candidati siciliani, tutti. Com’e’ possibile? Eh, io ho visto cose che voi umani…non lo potete immaginare, no”, dice ancora. Parlando del padre di Luigi, Accorinti ha detto che “Genovese era del Pd: ha tre processi, in uno gia’ gli hanno dato in primo grado 11 anni, al cognato 6, alle due mogli 5. Ha avuto 2 anni agli arresti domiciliari, 7 mesi di carcere. Esce, e passa dal Pd a Forza Italia. Poi chiede ai suoi consiglieri comunali, del Pd, di passare dall’altro lato. In 10 lo fanno”. Parlando della sua citta’, “Messina io la paragono al Sudamerica – ha detto – è una città sudamericana, c’è un controllo totale, tra massoneria e mafia. La mia elezione è stata molto più che un’anomalia: con una lista singola al ballottaggio ho vinto chi aveva già preso il 49,94% al primo turno. In pratica e’ come se fai al salto in lungo uno stacco di 50 metri”.

Genovese jr: “I voti sono i miei”

“I voti sono stati dati a me, me li sono guadagnati sul campo conoscendo tanta gente e coinvolgendo i giovani che sono estranei alla politica”. Cosi’ Luigi Genovese, il piu’ giovane deputato eletto nel Parlamento siciliano (ha preso oltre 17 mila voti a Messina nella lista di FI), ospite di “Un Giorno da Pecora”, su Rai Radio1. I

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