Acr, sintomi di una lenta risalita

Alessandro Tavani

Acr, sintomi di una lenta risalita

lunedì 06 Novembre 2017 - 15:00

Foto di Rocco Papandrea
Pochi giorni dopo la vittoria di Palazzolo, il Messina può festeggiare anche la prima affermazione stagionale tra le mura amiche del Franco Scoglio. Sono tre punti importantissimi quelli raccolti dalla squadra guidata da Giacomo Modica, che di fronte si è trovata una delle prime forze del campionato, sebbene a sentire il tecnico giallorosso Giuseppe Raffaele l’obiettivo primario dell’Igea rimanga quello della permanenza in quarta serie.
Da un punto di vista strettamente tecnico non si è vista alcuna differenza tra le due squadre, anzi, il Messina avrebbe meritato di segnare almeno un altro gol a differenza degli ospiti, che non sono riusciti a creare grandi pericoli dalle parti di Meo. Con tutte le attenuanti del caso, turno infrasettimanale ed infortuni in primis, l’Igea prima di tutto ha perso la partita a metà campo. Infatti, nonostante un primo tempo poco brillante di Migliorini e Maiorano, i tre elementi del centrocampo giallorosso sono riusciti a fare peggio, peccando nella gestione della sfera e mancando nel supporto al tridente offensivo. L’uscita dell’attaccante Merkaj poco oltre la metà della prima frazione di gioco ha fatto il resto: al suo posto un esterno basso con conseguente perdita di pericolosità offensiva.
Il Messina, invece, ha proseguito sulla stessa strada intrapresa a Palazzolo: la squadra è rimasta compatta per tutta la durata del match, ha saputo resistere ai momenti di difficoltà e soprattutto ha conservato il vantaggio fino alla fine senza lasciarsi andare ad inutili frenesie. In questo senso si sono rivelati fondamentali Migliorini e Lavrendi, che nell’ultimo quarto di gara spesso e volentieri hanno concesso respiro ai compagni uscendo palla al piede da situazioni potenzialmente pericolose. Ulteriori segnali positivi sono arrivati dalle prestazioni degli under, con Meo che ha mantenuto inviolata la porta, Lia, Cozzolino e Polito che si sono ben disimpegnati in difesa sulle corsie laterali e Mascari che ha tenuto il confronto con i più esperti difensori avversari. Per il resto la squadra ha anche dato l’impressione di soffrire meno sulle palle inattive, mentre Modica avrà ancora da lavorare sulla fase offensiva dei suoi, che anche oggi hanno avuto poco cinismo sotto porta e non hanno chiuso l’incontro. Nel frattempo, tra una settimana il Messina sarà atteso da un altro impegno complicato, la trasferta in Campania contro l’Ercolanese, reduce dal pareggio di Vibo (2-2) ed attualmente terza in classifica.