Crisi idrica a Torregrotta, l'amministrazione: 'È un problema prettamente tecnico'

Novembre è ormai alle porte, ma la crisi idrica a Torregrotta non è stata ancora definitivamente risolta. Al riguardo è intervenuta l’amministrazione comunale, la quale ha sottolineato che il problema sarebbe da imputare a motivi di natura prettamente tecnica. Nel dettaglio, l’assessore al ramo, l’architetto Alessandro Tinaglia, dichiara: “A seguito dell’ennesima, inaccettabile, crisi idrica che ha colpito nuovamente Torregrotta, nonostante ci troviamo alla fine del mese di ottobre, pur scusandomi con i cittadini torresi tengo a chiarire come il problema sia di natura esclusivamente tecnica”.

Tinaglia spiega in sostanza che la colpa è da attribuire al responsabile del relativo Ufficio Tecnico, il quale non avrebbe recepito le indicazioni fornite dallo stesso assessore: “Sin dallo scorso maggio la giunta ha, infatti, indicato al responsabile dell’Ufficio Tecnico come ‘prioritaria’ la risoluzione definitiva della crisi idrica. Nonostante la mia ultima e dettagliata nota, datata 26.09.2017, ad oggi il problema non solo non è stato risolto ma si è addirittura aggravato e nessuna misura strutturale è stata predisposta dal responsabile del settore. A dispetto delle mie precise indicazioni, non è stata predisposta nemmeno l’immissione in rete dell’acqua proveniente dalla trivella, mai utilizzata, e realizzata accanto a quella esistente. La nota forniva, inoltre, richiami, ai sensi di legge, circa il corretto rapporto che deve intercorrere tra la gestione politica, di indirizzo, e quella tecnica, di attuazione.  Ad oggi i fatti dimostrano che tali regole, normativamente previste, non sono state recepite dal responsabile dell’Ufficio Tecnico nonostante diversi tentativi di dialogo. Mi vedo pertanto costretto a chiedere al sindaco ed alla segreteria comunale di intervenire con urgenza al fine di individuare, una volta per tutte, i motivi di esitazione da parte del Dirigente.

Tornando alla crisi idrica appare, inoltre, evidente che i fenomeni secondo i quali i serbatoi del Comune e dell’Acavn si riempiono a proprio piacimento, non trovando spiegazioni tecniche plausibili presso i nostri uffici, hanno necessità di ulteriori approfondimenti.

Anticipo, infine, che a seguito delle menzogne e delle notizie diffamatorie che ledono fortemente la mia onorabilità e professionalità, promosse da alcuni consiglieri comunali e cittadini tramite l’affissione di manifesti, a mezzo Facebook e durante le sedute del Consiglio Comunale, qualora entro 15 giorni non arrivasse adeguata smentita tramite stessi mezzi, riservo di tutelarmi nelle opportune sedi”.

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