Fondi Tasi per Centri Giovanili: “Com’è stato speso oltre un milione di euro del 2015?”

Redazione1

Fondi Tasi per Centri Giovanili: “Com’è stato speso oltre un milione di euro del 2015?”

giovedì 26 Ottobre 2017 - 13:43

La considerevole cifra di 1 milione e 87mila euro manca all’appello dell’approvazione dei bilanci passati, nel senso che non si sa come sia sta utilizzata dal lontano 2015 visto che doveva confluire verso i Centri di Aggregazione Giovanile coperti dai fondi Tasi.

Mentre oggi si dovrebbe istituire il “Bilancio-day”, il consigliere comunale Libero Gioveni, avendo presentato lo scorso 11 aprile una interrogazione sulla misteriosa vicenda ma non avendo ricevuto ancora l’opportuna risposta, chiede di conoscere che fine abbiano fatto queste somme preziose per l’ottimizzazione dei servizi negli 8 centri sociali sparsi sul territorio comunale.

“Il 2 ottobre 2015 – ricorda Gioveni – avevo formalizzato all’Amministrazione una proposta di utilizzo per i CAG di questi fondi derivanti dalla Tasi 2015, al fine di fronteggiare l’alto tasso di disagio sociale in cui vivono moltissimi ragazzi dei villaggi periferici.

In quell’occasione, prendendo spunto anche dai suggerimenti forniti dall’ex Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dott.ssa Maria Baronello nella sua relazione, il consigliere invitò a sfruttare queste risorse avviando alla formazione lavoro già dall’adolescenza parecchi di questi ragazzi attraverso l’istituzione di “stage” nelle società partecipate del Comune (vedi AMAM o in particolare ATM con la sua officina).

Solo così – prosegue convinto l’esponente del gruppo Misto – si sarebbe potuta dare quella giusta e necessaria valenza ad un servizio che non sempre è stato considerato prioritario ma che, soprattutto in prospettiva futura, avrebbe potuto contribuire fattivamente a formare i nostri “cittadini di domani”!

“Ebbene – incalza – sono trascorsi esattamente 2 anni da quella proposta e 1 anno e mezzo dall’approvazione del Bilancio di Previsione 2015 che avrebbe consentito di impiegare i relativi fondi TASI, ma di come sia stato utilizzato questo “tesoretto” assegnato ai CAG non si è saputo più nulla (quanto meno ufficialmente)”.

“Pertanto – conclude Gioveni – URGE conoscere dall’assessore ai Servizi Sociali (a cui faccio formale SOLLECITO), destinataria insieme al sindaco e all’assessore al Bilancio dell’interrogazione dell’11 aprile, quali provvedimenti amministrativi e processi formativi per l’inserimento al lavoro siano stati adottati con quelle risorse attraverso l’avvio di stage in alcune società partecipate dell’Ente finalizzati a migliorare l’offerta dei servizi ai numerosi ragazzi dei Cag”.