Armao: "Più lavoro e incentivi alle imprese"

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Armao: "Più lavoro e incentivi alle imprese"

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giovedì 26 Ottobre 2017 - 11:39

Gaetano Armao il candidato alla presidenza della regione siciliana punta tutto sull’occupazione e il benessere economico dei cittadini. Partire dalla stabilità economica può ridare speranza e certezza alle famiglie per il loro futuro, avvertito ormai come precario e fragile, privo di sicurezze.

“Si possono coniugare uguaglianza e pari opportunità con l’economia di mercato per tornare ad essere una terra dove si può nascere, studiare, lavorare, far famiglia ed invecchiare serenamente”. Così il leader del movimento dei SicilianIndignati e vicepresidente dedignato della regione siciliana del centrodestra, intende ricostruire la Sicilia.

“In tal senso – ha aggiunto Armao – intendiamo sostenere l’impresa quale fattore di crescita e di progresso per la Sicilia. Solo l’impresa, infatti, può offrire ‘lavoro vero’ ed assicurare valore aggiunto ed innovazione. Compito dell’amministrazione regionale non è dare lavoro, troppo spesso manifestatosi precario, ma favorire la nascita e lo sviluppo d’imprese: eliminando pastoie burocratiche, riducendo l’eccessiva tassazione, garantendo sicurezza e legalità, favorendo ricerca ed esportazione. Per attrarre investimenti – ha spiegato Armao – occorre puntare, utilizzando le prerogative autonomistiche e rinegoziando gli accordi con lo Stato, sulla fiscalità di svilupp e sulle zone economiche speciali, avendo riguardo anche dalle aree interne e montane”.

“Occorre restituire centralità a capacità imprenditoriale ed iniziativa privata, al volontariato e alla famiglia – ha continuato il leader dei SicilianIndignati – e puntare su start-up, incubatori e reti d’impresa, ‘made in Sicily’, cooperazione, innovazione, sostegno finanziario”.
Armao ha, poi, spiegato che “si può ridurre la tassazione sulle pensioni inferiori a 1000€ mensili e detassare quelle di coloro che trasferiscono in Sicilia la residenza per dieci anni. E poi corre procedere all’eliminazione del bollo ‘prima auto’ perché si tratta di un bene essenziale per la vita delle famiglie e per recarsi al lavoro ed è già tassato all’acquisto, come pure è sottoposto ad oneri per l’utilizzo”.