Grioli – Fava Presidente su allarme randagismo: Sindaco e Prefetto organizzino tavolo tecnico

Redazione1

Grioli – Fava Presidente su allarme randagismo: Sindaco e Prefetto organizzino tavolo tecnico

giovedì 19 Ottobre 2017 - 15:07

Ci troviamo in piena emergenza randagismo che provoca rischi per la salute dei cittadini e incidenti dettati dagli attraversamenti stradali improvvisi dei quattrozampe, con un fenomeno ormai fuori controllo. Per tali motivi, il candidato alle Elezioni Regionali per la Lista “Claudio Fava Presidente – Cento Passi per la Sicilia”, Giuseppe Grioli, introduce nel dibattito della campagna elettorale le sollecitazioni ricevute da gruppi e associazioni animaliste che gli hanno descritto queste problematiche.

La questione è in primo luogo determinata da un deficit prevenzione da parte degli enti preposti, innanzitutto l’insufficienza delle sterilizzazioni da parte dell’Azienda sanitaria provinciale che hanno causato una crescita esponenziale di cani e gatti randagi nel territorio comunale e provinciale.

“È fondamentale – dichiara Grioli – che Prefetto e Sindaco convochino con un urgenza un tavolo tecnico per tentare di arginare questa emergenza e qualora non fosse sufficiente, ricorrere ad ordinanze specifiche che obblighino l’Asp e l’ospedale veterinario dell’università, ad intraprendere immediatamente una campagna di sterilizzazione straordinaria per tentare di arginare la grave emergenza in corso, così come richiesto al Sindaco in una lettera del 12 settembre u.s., a firma di alcune associazioni animaliste”.

 “Occorre – continua Grioli – riaprire il presidio sanitario dell’Asp di viale Giostra e quelli della provincia inopinatamente chiusi ed accentrati alla facoltà di veterinaria, per ripristinare il numero sufficiente di sterilizzazioni e registrazioni in anagrafe ed avviare contestualmente un piano di investimenti per l’attuazione della Legge Regionale 15/2000 che prevede la costruzione di Rifugi sanitari per cani e gatti è totalmente inattuata considerato non sono stati finanziati né dal Comune né dalla Provincia, rispetto al fabbisogno di 1200 sono i posti cane”.

“Non è pensabile – conclude Grioli- che a sopperire alle croniche carenze delle istituzioni, provvedano centinaia di volontari e cittadini che badano autonomamente al sostentamento ed alle cure di questi poveri animali”.