Stroke Unit al Piemonte, Rettore Navarra: E’ in parte figlia di riordino che non condivido

Redazione1

Stroke Unit al Piemonte, Rettore Navarra: E’ in parte figlia di riordino che non condivido

mercoledì 18 Ottobre 2017 - 15:49

“Faccio mie le osservazioni espresse dai colleghi neurologi del Policlinico sull’istituzione di una Stroke Unit presso l’Irccs-Piemonte, non solo perché tale struttura è in parte figlia di una programmazione sanitaria che non condivido, ma anche per il fatto che le loro riflessioni sono il frutto di un’esperienza quotidiana maturata in decenni di attività, svolta sempre con competenza e professionalità. Le loro valutazioni, pertanto, non possono che essere elemento imprescindibile per una rigorosa disamina dei termini della questione, nell’unico interesse della salute dei cittadini”. Questa la presa di posizione ritenuta “doverosa” da parte del Rettore dell’Ateneo peloritano, Pietro Navarra, che ha manifestato in più occasioni tutte le sue perplessità sul riordino dell’assistenza ospedaliera formulata dal Governo regionale per la provincia di Messina. L’attivazione di una Stroke Unit all’interno del plesso di viale Europa ha coinvolto anche alcuni colleghi neurologi del Policlinico universitario “G. Martino” che hanno scritto già due lettere molto incisive dove sviscerano tutto il loro dissenso su questa nuova creatura. Senza mezzi termini dicono: “Potrebbe nuocere alla reale necessità di cura in caso di ictus e si configurerebbe come uno spreco di denaro pubblico, essendoci già una Stroke Unit attrezzata al Policlinico”.

“Ho sempre considerato necessario valutare qualsiasi intervento sulla base di un’attenta e rigorosa analisi dei suoi effetti in relazione agli obiettivi da raggiungere – puntualizza il Rettore -, facendo ricorso alle giuste competenze per comprendere i problemi e assicurare ad essi una corretta ed equilibrata valutazione. Ritengo questo metodo di lavoro ancora più utile quando si trattano materie delicate come quelle in cui è a repentaglio la salute e, perciò, la vita stessa dei cittadini”.

A mio parere, l’organizzazione della sanità regionale è stata sviluppata senza rispettare compiutamente le competenze e le professionalità esistenti nel territorio e, ancor peggio, è stata spesso condotta in modo irriguardoso per il benessere dei pazienti. Tali considerazioni hanno indotto il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Messina a deliberare un ricorso al Tar per l’annullamento del Decreto dell’Assessore della Salute recante norme sulla “Riorganizzazione della rete ospedaliera ai sensi del DM 2 aprile 2015, n.70”, attualmente in esame presso il Tribunale amministrativo di Catania”.

Navarra dichiara la sua sensibilità e la piena disponibilità dell’Università di Messina alla richiesta di un confronto sul tema e, ancora una volta, “a partecipare ad un tavolo tecnico per la ricerca di soluzioni condivise”.

“Sono consapevole, però, che si possa correre il rischio di vanificare ogni sforzo qualora i partecipanti al tavolo non esercitassero il loro ruolo in modo corretto e leale, anteponendo ai propri interessi quelli della collettività. A tal proposito, ritengo quanto mai importante il coinvolgimento delle Autorità Sanitarie Regionali in modo che qualsiasi provvedimento in merito fosse da esse preso anche alla luce dei risultati del lavoro svolto. Nel caso in cui il tavolo di confronto prendesse corpo, auspico la partecipazione di medici esperti, la verbalizzazione di ogni seduta e la puntuale diffusione alla stampa del contenuto degli incontri”.