Abolite mense scuola e assistenza disabili, Sicilia Futura e Reset a Micari: Parta dai più deboli

Redazione1

Abolite mense scuola e assistenza disabili, Sicilia Futura e Reset a Micari: Parta dai più deboli

domenica 15 Ottobre 2017 - 15:34

Azzerato il servizio di refezione scolastica già da tempo immemore, le disabilità dei bambini lasciate senza supporto comunicativo, presidi scolastici che cercano complicità materiale e finanziaria alle famiglie e infine carenza di assistenza alla terza età a domicilio. Per tutte queste motivazioni, Futura Sicilia e il Movimento Reset, capitanati rispettivamente dal Capogruppo all’Ars Beppe Picciolo e l’architetto Alessandro Tinaglia, si vogliono rivolgere, già questa sera, al candidato alla Presidenza della Regione, Fabrizio Micari, per inserirle nei punti del suo programma elettorale.

Dall’inizio dell’anno scolastico, a Messina, i nostri bambini e le nostre famiglie sono costretti ancora una volta a fare i conti con l’assenza di organizzazione e programmazione che si concretizza nella inaccettabile ed inqualificabile carenza di servizi essenziali.

Da un lato, infatti, oltre un centinaio di bambini disabili (ovviamente sono solo quelli i cui genitori ne erano al corrente e ne hanno fatto richiesta) è seguito, durante le lezioni, da una quantità insufficiente, per numero di personale e di ore di servizio, di assistenti alla comunicazione, generando non pochi problemi proprio a quei bambini che, per giustizia sociale o semplicemente per civiltà, dovrebbero beneficiare di maggiore attenzione ed efficienza.

Dall’altro, i Presidi incolpevoli sono stati costretti a chiedere ai genitori di sostenere economicamente il servizio mensa ed in alcuni casi proprio i genitori sono stati chiamati ad assumersi anche la responsabilità della scelta del servizio alternativo, indispensabile per molteplici Istituti, comprese le scuole materne.

Le due gravissime questioni, associate alle insensate scelte sottolineate anche dalla Cisl, qualche settimana fa, sull’assistenza domiciliare degli anziani, dimostrano ancora una volta come esista una necessità impellente di passare dagli annunci ai fatti, attraverso una riorganizzazione dei Servizi Sociali partendo esclusivamente dalle necessità dei cittadini e dalla qualità del servizio.