Meno tre. Il numero degli aspiranti presidenti della regione Sicilia passa da otto a cinque. Infatti, Franco Busalacchi di “Noi siciliani-Sicilia libera e sovrana”, Piera Lo Iacono della lista civica “Per il lavoro” e Pierluigi Reale di “Casa Pound” sono stati esclusi dalla corsa per la conquista di Palazzo d’Orléans perché l’ufficio elettorale presso la Corte d’appello di Palermo ha respinto i listini regionali di cui fanno parte per problemi sulla raccolta delle firme a supporto, portando pertanto alla decadenza tutte le relative liste provinciali. Al riguardo, i tre hanno annunciato che presenteranno al più presto ricorso al Tar.
Al momento pertanto restano in gara Nello Musumeci per il centrodestra, Giancarlo Cancelleri per il M5S, Fabrizio Micari per il centrosinistra, Claudio Fava per la sinistra e Roberto La Rosa per gli indipendentisti del movimento “Siciliani liberi”.
A rischio anche la candidatura come deputato all’Ars del presidente uscente Rosario Crocetta. Infatti, la commissione elettorale circoscrizionale ha escluso la lista “Micari-Arcipelago”, della quale Crocetta è capolista nella lista di Messina, poiché i delegati di lista avrebbero depositato la documentazione completa sforando il tempo limite delle 16 del 6 ottobre. Anche in questo caso è stato presentato ricorso al Tar, questa volta da parte dello staff di Crocetta.
Intanto, dopo il sollecito fatto dall’attuale presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e dall’aspirante presidente dei 5 Stelle Giancarlo Cancelleri (il quale quest’ultimo ha continuato a denunciare la presenza dei cosiddetti “impresentabili” soprattutto nelle liste che sostengono Nello Musumeci), la commissione Antimafia ha chiesto alla Procura nazionale antimafia informazioni sul certificato dei carichi pendenti dei candidati nelle liste, inviando una lettera per conoscenza anche al Csm.