Sicurezza veicoli Atm e luoghi lavoro, OrSa reclama verifiche autorità tramite legale

Redazione1

Sicurezza veicoli Atm e luoghi lavoro, OrSa reclama verifiche autorità tramite legale

giovedì 05 Ottobre 2017 - 16:24

“Da qualche tempo giungono segnalazioni ad Or.Sa. Sicilia di continui e ripetuti atti vessatori posti in essere da parte dell’Azienda Trasporti Messina in danno dei lavoratori e, più in particolare, dell’avvio di inconsistenti azioni disciplinari assunte dalla Direzione Generale, piuttosto che dalla Commissione di Disciplina a tal fine istituita”. Questo è il principio di  lettera formulata dall’avv. Antonio Daniele D’Orazio, per conto e nell’interesse della Segreteria Regionale Or.Sa. Sicilia, in persona del suo Segretario Generale, sig. Mariano Massaro, per rappresentare quanto dallo stesso riferitomi all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Messina – dott. Gaetano Sciacca, Assessorato Regionale Sicilia – Dipartimento Regionale del Lavoro, alla dott.ssa Anna Rosa Corsello – Ministero dei Trasporti Ufficio USTIF – Napoli, Commissario Straordinario ATM Messina, Ing. Domenico Manna al Sindaco della Città di Messina, all’I.N.A.I.L. e per conoscenza al Presidente Commissione Disciplina di ATM e a Frazzica Francesco (componente CISL CdD), Lasagni Silvio (componente UIL CdD) e Andaloro Antonino (componente CGIL CdD).

Come dichiarato dal Segretario, La “colpa” dei lavoratori, però, è quella di avere più volte invocato nei confronti di ATM il rispetto delle basilari regole del ccnl e, ancor prima, delle misure di sicurezza previste sui luoghi di lavoro a garanzia dell’incolumità personale e dei numerosi passeggeri che si avvalgono dei veicoli aziendali, procedendo al rientro delle vetture in officina, in presenza di difetti e/o malfunzionamenti degli impianti idonei a mettere a repentaglio la vita umana. In tale ottica, infatti, Or.Sa. Sicilia – al pari dei lavoratori di ATM – ha più volte ed invano segnalato ai responsabili dell’esercizio tranviario (e nel loro silenzio, alle Autorità preposte) l’esistenza di gravi e ricorrenti guasti ai sistemi di bordo delle vetture tranviarie in circolazione lungo la tratta “Bonino-Annunziata” di Messina, tra i quali quelli all’impianto di frenatura di emergenza dei veicoli in flotta (ovvero delle sabbiere), quello all’impianto di sicurezza che permette il riconoscimento automatico dei marciapiedi alle fermate (ovvero del sistema che impedisce l’apertura accidentale delle porte), quelli all’impianto di condizionamento presente a bordo, oltre ai continui problemi legati all’usura dei mezzi ormai vetusti. Trattasi di problemi sistematicamente riscontrati dai vari conducenti di linea che si avvicendano nella tratta e che vengono annotati, con ricorrenza quasi quotidiana, nei registri di bordo delle vetture medesime. Il tutto come può agevolmente desumersi da una semplice lettura dei registri stessi, conservati in originale presso la sede ATM di Messina, oltre che dalla frequenza degli interventi eseguiti. Per ciò che concerne il sistema di condizionamento dell’aria, in particolare, la vicenda, oltre ad essere ben nota all’Azienda, è stata rappresentata anche dallo stesso Direttore Generale pro tempore di ATM arch. Giovanni Foti (alla presenza dell’Assessore alla Mobilità, dott. Gaetano Cacciola) che, in due diverse interviste rilasciate ai quotidiani locali, ha denunciato l’esistenza di gravi ed irreparabili problemi strutturali e/o di progettazione lungo l’intera tratta tranviaria ed al sistema, salvo poi sanzionare in maniera repressiva i dipendenti che hanno provveduto a segnalarne l’avaria. Al fine di prevenire facili strumentalizzazioni da parte di ATM, si rammenta che le vetture tranviarie in circolazione lungo la tratta citata sono sprovviste di finestrini e/o sistemi di areazione, fatta eccezione di modeste feritoie che permettono il ricambio di aria all’interno delle vetture unicamente in movimento e giammai quando la vettura è ferma. Ciò determina, in presenza di guasti all’impianto, come quelli sistematici di cui si è detto sopra, l’innalzamento della temperatura all’interno dei comparti passeggeri ed in quello dello stesso conducente fino ad oltre i 35° centigradi, mettendo a repentaglio l’incolumità dei passeggeri, degli utenti della strada e del personale in servizio. Anche in questo caso la circostanza, ove necessiti, sarà oggetto di prova documentale di indubbia valenza, provenendo proprio dai sistemi installati a bordo. A tal fine, ci permettiamo evidenziare come la responsabilità del mezzo condotto, e l’incolumità fisica dei passeggeri, è chiaramente affidata al conducente che ne risponde, sia sotto il profilo civilistico, sia sotto quello penale. Nonostante le ripetute segnalazioni, però, ATM non ha sin qui inteso compiere alcun concreto intervento, con la conseguenza che le vetture tranviarie sono costantemente affidate alle cure dell’officina meccanica interna che, tuttavia, non è evidentemente in grado di risolvere in maniera definitiva la problematica denunciata, come può desumersi dai ripetuti richiami dei mezzi.

Ciò che appare ancor più inquietante, però, è la circostanza che ATM ritenga non bloccanti i denunciati guasti ed obblighi il personale alla conduzione di mezzi precari, sebbene in palese violazione del D. Lgs 81/2008, minacciandoli in difetto di sanzioni disciplinari dal carattere chiaramente repressivo, omettendo di rispettare le basilari norme in materia di microclima sui luoghi di lavoro come più volte indicato anche da I.N.A.I.L. Non a caso, coloro che hanno denunciato i guasti, risultano destinatari di Studio Legale Avv. Antonio Daniele D’Orazio Via G. provvedimenti disciplinari, ad oggi sottoposti al vaglio dei Giudici del Lavoro, anche in considerazione del fatto che provengono da soggetti carenti di potere, per quanto già anticipato. Preoccupa poi il fatto che in alcuni casi i Provvedimenti sanzionatori risultino addirittura sottoscritti da parte di soggetti che, al tempo del fatto, non rivestivano più alcun incarico all’interno di ATM, si dice all’esito dell’esame di giustificazioni (mai rese dal lavoratore) ed al termine di presunti incontri (mai tenutisi).

Ciò dimostra, in maniera univoca, che trattasi di documenti preordinati al fine di procedere, in ogni caso, in danno dei lavoratori. Per le ragioni suesposte, si invitano i destinatari della nota, ciascuno per quanto di propria competenza, a voler disporre una urgente verifica Tecnica sui tram in esercizio, acquisendo copia dei registri di bordo delle vetture (laddove risultano annotati i denunciati vizi), unitamente a copia delle schede di intervento redatte dall’Officina meccanica interna (laddove vengono indicate le riparazioni eseguite), al fine di valutare l’idoneità delle vetture, nonché (eventualmente) sentire quali persone informate sui fatti i conducenti di linea che operano nel settore della tranvia. Con riserva di produrre, ove eventualmente necessario, copia dei documenti citati ed a sostegno di quanto rilevato. Si coglie poi l’occasione, per richiamare l’attenzione della Commissione di Disciplina sulla specifica funzione affidatale dallo Statuto di ATM, atteso che le misure disciplinari risultano applicate da parte della Direzione Generale, seppur specificatamente escluse dalla sua competenza ed in assenza di intervento da parte della Commissione stessa. Tale circostanza, com’è intuibile, ha comportato la doverosa impugnazione degli atti ritenuti illegittimi davanti al Giudice del Lavoro, anche sotto il profilo formale. Certo che la presente nota verrà adeguatamente considerata, tenuto conto dei gravi e numerosi profili che potrebbero delinearsi laddove venissero confermati i fatti denunciati, si rimane in attesa di un cortese quanto urgente incontro, al fine di fare chiarezza sui fatti rappresentati e porre le condizioni necessarie perché i lavoratori prestino l’attività in condizioni di sicurezza. L’Organizzazione Sindacale Or.SA. poi, chiede di partecipare, alla disponenda verifica Tecnica con l’ausilio di un proprio rappresentante.