Ordinanza locali con gioco d’azzardo, firmata regolamentazione orari

Redazione1

Ordinanza locali con gioco d’azzardo, firmata regolamentazione orari

venerdì 29 Settembre 2017 - 15:49

Così come in altre città italiane ed ispirandosi in particolare alle ordinanze dei Comuni di Verona e Napoli, anche il Comune di Messina ha adottato un provvedimento non solo per contrastare la piaga sociale del gioco d’azzardo, ma anche a sostegno degli enti locali che hanno emesso analoghe disposizioni. E’ stata firmata ieri, giovedì 28, dal sindaco, Renato Accorinti, l’ordinanza n. 393, che riguarda il rispetto degli orari di esercizio delle sale giochi autorizzate ai sensi dell’art. 86 del T.U.LL.P.S. e degli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro installati negli esercizi autorizzati ex artt. 86 e 88 del T.U.LL.P.S. R.D. 773/1931 e negli altri esercizi commerciali, ove è consentita la loro installazione, in seguito agli incontri svolti presso l’assessorato all’Ambiente ed ai Nuovi Stili di Vita in ordine al gioco d’azzardo e agli impegni assunti in argomento dall’Amministrazione comunale.

C’è chi addirittura ha invocato l’intervento della Corte dei Conti contro i sindaci per presunto danno erariale come nel caso del primo cittadino di Bergamo. Un’inaccettabile e grave pressione nei confronti dei Comuni per un provvedimento che trova conferma della sua efficacia, proprio alla luce dei dati forniti, ovvero una riduzione degli introiti di chi gestisce giochi d’azzardo a seguito delle ordinanze restrittive.

“Non si può rimanere inermi di fronte ai drammatici dati annuali che registrano una crescita costante del gioco d’azzardo, – sottolinea l’assessore Ialacqua – portando nel 2016 la raccolta (ovvero l’insieme delle puntate effettuate in un anno) a circa 96 miliardi di euro contro gli 88 miliardi del 2015. La nostra città, com’è noto, non è immune a tale fenomeno ed anzi, secondo i dati del 2015, risulterebbero attive a Messina 3196 apparecchiature per il gioco, ed è crescente il numero delle sale da gioco e dei cittadini affetti dal GAP (gioco d’azzardo patologico) o a rischio. Di contro sono sempre più numerose le inchieste giudiziarie sul gioco d’azzardo. L’ultima definita “Beta” preceduta dall’indagine “Totem”, da cui emerge la pericolosità delle infiltrazioni mafiose e criminali che gravitano intorno al gioco d’azzardo”. Dagli atti di inchiesta si legge tra l’altro “… è emerso come alcuni appartenenti al sodalizio, servendosi di unnetwork di imprese apparentemente legali ma sprovviste dei requisiti prescritti per operare nel mercato dei giochi online, procedessero alla raccolta delle puntate e al pagamento in contanti delle vincite ai clienti, utilizzando server dislocati al di fuori dei confini nazionali. Nel medesimo ambito, l’organizzazione criminale provvedeva a investire nuovamente parte degli introiti nell’acquisto di videopoker, totem e slot-machine, che venivano a loro volta modificati mediante l’installazione di software illegali”.

Seppur consapevole dello sviluppo del gioco d’azzardo online – prosegue Ialacqua – e della sua dannosità, che va impedito con strumenti diversi, l’Amministrazione comunale può e deve fare la sua parte. Per questo il Comune di Messina ha adottato un’ordinanza per ridurre gli orari d’accesso agli apparecchi d’intrattenimento limitando le occasioni di gioco soprattutto nelle ore notturne in cui statisticamente si registra una frequenza più alta dei fenomeni di devianza sociale”.

Per le sale gioco autorizzate e il funzionamento degli apparecchi d’intrattenimento e di svago con vincita in denaro collocati in bar, ristoranti, rivendite di tabacchi, esercizi commerciali, ricevitorie lotto, circoli ricreativi, gli orari disposti dall’ordinanza sindacale, saranno dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 di tutti i giorni, compresi i festivi. Gli apparecchi di cui sopra, nelle ore di sospensione del funzionamento, devono essere spenti tramite l’apposito interruttore elettrico di ogni singolo apparecchio ed essere mantenuti non accessibili. L’ordinanza inoltre stabilisce che in tutti gli esercizi in cui siano installati apparecchi da gioco, il titolare dell’autorizzazione di esercizio è tenuto all’obbligo di esposizione di apposito cartello (di dimensioni minime cm 20X30), in luogo ben visibile al pubblico, contenente in caratteri evidenti formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro, nonché le altre prescrizioni previste dalla legge oltre alla collocazione all’esterno del locale di un avviso indicante l’orario di apertura delle sale giochi e di funzionamento degli apparecchi. Eventuali violazioni delle disposizioni dell’ordinanza comportano la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro.

“L’ordinanza sindacale n. 393 deve essere considerata come la prima tappa di un percorso che darà attuazione ad una serie di provvedimenti di efficace contrasto al gioco d’azzardo – aggiunge Ialacqua – per il quale sono incidenti le ricadute negative sulla salute con risvolti socio-criminali. Si richiede pertanto una sinergia che punti a mettere in rete tutte le esperienze, le iniziative, i provvedimenti assunti e da assumere e le relazioni con il mondo della scuola, prevedendo strumenti utili per disincentivare l’installazione di attrezzature da gioco nei locali pubblici, utilizzando la leva fiscale diretta all’aumento dei tributi locali per le attività commerciali che detengono apparecchiature da gioco o sgravando tributi locali in favore degli esercizi commerciali che dismettono tali dispositivi. Dovrà essere attuata anche una revisione della collocazione degli apparecchi da gioco sul territorio allontanandoli da siti sensibili come le scuole, insieme alla promozione nel solco del consumo critico delle iniziative come Slotmob, finalizzate a valorizzare gli esercizi che non installano o dismettono Slotmachine, prevedendo attività specifiche da parte del mio assessorato. Il programma in esecuzione al provvedimento illustrato – conclude Ialacqua – dovrà essere realizzato in sinergia agli assessorati ai Servizi Sociali, al Commercio, al Bilancio, alle Politiche Culturali, all’ASP, alla Questura, al gruppo messinese della campagna “Mettiamoci in gioco”, ed implementato da ulteriori iniziative che si riterranno utili ed opportune”.