“Salva borghi”, ok del Senato. Mancuso: Investirà il 70% dei comuni messinesi

Redazione1

“Salva borghi”, ok del Senato. Mancuso: Investirà il 70% dei comuni messinesi

giovedì 28 Settembre 2017 - 15:27

Approvata al Senato la legge sui piccoli comuni. Il testo contiene norme per la semplificazione amministrativa e lo snellimento delle procedure, per la salvaguardia dei servizi postali e delle attività scolastiche, per lo sviluppo della rete di banda ultralarga, la riqualificazione dei centri storici e la promozione di alberghi diffusi, per il recupero di case cantoniere Anas e stazioni ferroviarie disabilitate, per l’incentivazione della filiera corta di produzione e vendita diretta, il contrasto all’abbandono di terreni e fabbricati. Previsto, inoltre, un fondo di 100 milioni di euro per finanziare progetti e interventi per lo sviluppo strutturale, economico e sociale delle aree montane. Un disegno di legge che giunge a conclusione dopo un percorso travagliato, lungo ben quattro legislature.

“E’ un bel giorno per l’Italia” – dichiara il relatore del ddl e senatore Bruno Mancuso. 

“Si tratta di un provvedimento che mira alla salvaguardia dei piccoli comuni (sotto i 5mila abitanti) e dei paesi rurali – prosegue Mancuso – di quella realtà diffusa che rappresenta una preziosa e fondamentale peculiarità ed anche una vera potenzialità italiana”.

“Un provvedimento tanto atteso – dichiara Mancuso – il cui spirito di fondo è quello di delineare nuove politiche di difesa di un patrimonio che caratterizza l’identità del nostro paese. Politiche che devono tradursi in progetti concreti di recupero, valorizzazione e tutela dei piccoli comuni, nella consapevolezza che solo attraverso queste prospettive si può sperare di invertire il lento declino di cui soffrono queste comunità, senza le quali la nostra Italia sarebbe più povera e senza identità”.

“Con questo disegno di legge quindi, noi legislatori – conclude  il relatore – ci aspettiamo un colpo d’ala che deve venire anche dal basso, dai territori, dalle municipalità, che adesso avranno strumenti idonei a programmare, a mettere in campo progetti di sviluppo che possano costruire nuove prospettive di benessere e di attrattiva per questi territori”.