Pizzo su asfalto, snobbata da sindaco 3a Commissione esige chiarezza "scritta"

I lavori sulla manutenzione stradale cittadina o non sono mai stati realizzati al meglio, una volta appaltati oppure hanno subìto rallentamenti negli anni, secondo il sindaco Renato Accorinti, perché su di essi incombeva l’imposizione del “pizzo”. Il Primo Cittadino avrebbe dovuto chiarire oggi le sue gravi dichiarazioni rilasciate pubblicamente il 25 aprile scorso approfondendo le motivazioni o le “frasi in libertà” nella seduta della 3a Commissione con delega alla Legalità ma, questa mattina, ha preferito disertare.

A chiederlo con forza e in più occasioni il consigliere comunale Libero Gioveni. Insieme a lui il nuovo acquisto del Gruppo Misto, Nicola Cucinotta, insediatosi da ieri e fuoriuscito dai Progressisti Democratici, che ha avuto un dibattito acceso sull’argomento con la consigliera di Cambiamo Messina dal Basso, Ivana Risitano, proprio sull’eventualità di elaborare un testo con l’istanza di trasparenza. Insomma, chi avrebbe favorito questa elargizione del pizzo? Chi ne era a conoscenza? Chi accettava il metodo illegale e chi lo riceveva? Le perplessità di Cucinotta sono queste e sarebbe pronto a denunciare se il sindaco spiegasse chi sarebbero gli ipotetici interessati protagonisti della vicenda: se dirigenti o esterni.

“Ma nemmeno oggi il Sindaco – esordisce indignato Gioveni – si è presentato in Aula per chiarire a chi o a cosa lui facesse riferimento in merito ad un presunto “pizzo” che si sarebbe pagato nella gestione degli interventi di manutenzione stradale!”.

“Per l’ennesima volta, quindi – prosegue il consigliere – nonostante sia stato invitato per la quarta volta (facendo addirittura scegliere a lui la data in cui poteva essere presente), Accorinti ha dato forfait!”.

“A questo punto – insiste l’esponente del gruppo Misto – non possiamo più accettare un simile atteggiamento del sindaco che “continua a buttare la pietra per poi nascondere la mano”, rispetto a un tema così delicato del quale i cittadini hanno il diritto di ricevere la necessaria chiarezza!”

Alla luce della reiterata assenza di Accorinti, la III Commissione ha deciso di esigere con un documento scritto le necessarie delucidazioni al Primo Cittadino, fermo restando che rimane la sua “indelicatezza istituzionale” per aver snobbato il ruolo dell‘Organo deputato che, nel bene o nel male, rimane sempre una espressione democratica della volontà popolare.

Redazione1

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