Acr, tra rimpianti e alcuni segnali positivi

Alessandro Tavani

Acr, tra rimpianti e alcuni segnali positivi

lunedì 25 Settembre 2017 - 15:00

Il risultato finale della partita di ieri non può lasciare soddisfatti per tante ragioni: dall’andamento della gara fino al momento e alla modalità in cui il Messina ha subito il gol del pareggio. La squadra ha peccato nella gestione del match, che poteva e doveva essere chiuso almeno un quarto d’ora prima che il signor Munerati di Rovigo potesse assegnare il recupero. Alla fine della fiera le due occasioni capitate sulla testa e sui piedi di Ragosta pesano come macigni, per il semplice fatto che una vittoria avrebbe comportato anche un’iniezione di fiducia notevole alla compagine biancoscudata. Invece il pareggio nel finale dell’ex Bonanno lascia il Messina nei bassifondi della classifica del girone I (sedicesima posizione a pari punti con il Roccella e davanti solo all’Isola Capo Rizzuto) ed aumenta il distacco dalla prima, l’Ercolanese, a punteggio pieno a quota 12.
Nonostante tutto non sono mancati alcuni segnali positivi. Ad esempio le prestazioni di Maiorano e Migliorini: se il primo ha cambiato volto alla squadra dal momento in cui ha rilevato Pezzella, il secondo, in particolar modo nella ripresa, ha dettato i tempi ai compagni e mostrato una certa qualità sui calci piazzati. Maiorano e Migliorini d’ora in avanti potranno offrire una buona dose di dinamismo e personalità al centrocampo del Messina e più in generale a tutta la squadra. Anche gli altri nuovi arrivi Polito e Rosafio non hanno demeritato: il primo, un under classe 1999, si è ben disimpegnato nella retroguardia a protezione di Prisco senza soffrire particolarmente le sortite offensive di Gallon e compagni, mentre il secondo si è rivelato determinante in fase offensiva con alcuni spunti degni di nota come l’azione del rigore assegnato al Messina ed il pallone da spingere solo in rete consegnato a Ragosta. Adesso alla rosa del Messina non dovrebbe mancare molto per essere all’altezza del gruppo di testa: la partita contro il Gela ha denotato ancora una volta l’assenza di una punta di peso e di qualche alternativa under. Toccherà a Venuto e Ferrigno lavorare per uscire da una situazione complicata: il mister dovrà assemblare gli elementi a disposizione in modo armonico in tempi brevissimi, mentre il DS, in tempi altrettanto stretti, dovrà reperire tra gli svincolati quei calciatori in grado di colmare le lacune evidenziate in questo avvio di campionato.