Regionali: Germanà come "color che son sospesi"

L’on. Nino Germanà ancora non è certo del suo ingresso in Forza Italia. Di sicuro si candida per riavere il seggio all’Ars, ma non è certo con quale partito. Le possibilità d’ingresso in Forza Italia sono comunque aumentate, stando ai rumors delle ultime ore.
Da inizio settimana anche la città di Messina è stata tappezzata da manifesti privi di simbolo di partito e senza l’appoggio al candidato presidente. Manifesti “neutrali” che serviranno certamente a pubblicizzare il “simpaticone” di casa Germanà che ha deciso di abbandonare le truppe di Alfano per approdare verso altri lidi.
Per Germanà, semmai di celebrerà il suo ingresso in Forza Italia, riabbraccerà nuovamente il suo ex partito con il quale è stato eletto cinque anni addietro prima di formalizzare il suo approdo al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Intanto, molti dei suoi fedelissimi stanno lasciando Ap perché entrati in rotta di collisione con un partito che ha sposato il progetto del centro-sinistra.
Se Daniela Faranda ha già formalizzato il suo abbandono, c’è la grande incognita dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio, il quale sarebbe pronto a rassegnare le proprie dimissioni. L’ingresso di Germanà in Forza Italia è ancora osteggiato in maniera palese da Santi Formica, mentre gli altri come Bernadette Grasso e Tommaso Calderone in maniera silente hanno manifestato a Gianfranco Miccichè il proprio dissenso.
Alla fine potrebbe spuntarla il parlamentare di Brolo, ma ciò scatenerà un mal di pancia diffuso in quella che viene considerata a livello regionale una delle migliori liste per la qualità e il “peso” dei candidati.

Redazione

Published by
Redazione