Cittadinanza onoraria ai cinghiali, non vanno più via dai villaggi. Comune cosa ha fatto finora?

Redazione1

Cittadinanza onoraria ai cinghiali, non vanno più via dai villaggi. Comune cosa ha fatto finora?

sabato 02 Settembre 2017 - 15:12

Non stiamo assistendo ad una puntata di “Quark” né tantomeno vogliamo entrare in merito al ciclo di riproduzione dei cinghiali che comunque si moltiplicano con un ritmo di estrema celerità. Ma è “emergenza cinghiali” nei villaggi urbani di Messina e di questi siamo costretti ad occuparci. Non se ne vogliono più andare via. Insomma, non ci si può coprire gli occhi o spegnere la luce artificiale dei lampioni (come si evince dalle foto scattate in periodi diversi) per farli scomparire perché questi animali selvatici sono presenti di giorno e di notte nel territorio peloritano, in cerca di cibo, seppure, in origine, dovevano popolare solo i boschi dei colli.

Così, non è avvenuto – rincara la dose il consigliere della V Circoscrizione, Marcello Cannistraci – perché questo genere di fauna non riusciva più a soddisfare il proprio bisogno giornaliero nella vegetazione dei nostri colli. Questo fattore ha creato un massiccio spostamento di colonie intere di cinghiali a valle, toccando parte delle aree, ormai gremite da residenti messinesi”.

Nella foto notturna in testa all’articolo, ci troviamo in Contrada Catanese Santissima Annunziata vicino la nuova Chiesa Cristiana da poco inaugurata, dove, fra l’altro, è ubicata una fermata dell’Atm. I quadrupedi, nel loro stato brado, soffermano anche nel tratto sottostante, in cui pure i cassonetti risultano stazionati.

“Non voglio fare polemiche sull’argomento ma solo chiarezza ed individuare soluzioni – aggiunge Cannistraci -. L’Amministrazione si impegna a spegnere le bellissime luci sul Pilone, per evitare che gli uccelli migratori possano aver paura del bagliore colorato e quindi deviare la loro rotta. L’Amministrazione si interessa dello stalliere che, facendo trainare le sue carrozze, ha messo a repentaglio il suo amato e fidato stallone, finché non è morto per collasso cardiaco. Per i cinghiali, l’Amministrazione sta in silenzio e non prende provvedimenti. Cosa si aspetta, forse che succeda l’irreparabile?”.

In passato, si è parlato di collocare trappole da parte degli esperti del settore del Comune. Il punto è che, mentre si cercano o si propongono i metodi da usare, è pericoloso mantenere tutto invariato per la mole e l’aggressività di questo tipo di animale.

“L’irreparabile si è già verificato a Roma o a Cefalù – rievoca il consigliere del V Quartiere -. Noi amiamo gli animali ma la natura selvaggia dei cinghiali non permette di conviverci incontrandoli sul ciglio delle strade. Bisogna prendere immediatamente provvedimenti, facendo in modo di recintare le zone residenziali per ostruire il passaggio degli animali”. Cannistraci fa appello alle Istituzioni, al Sindaco Accorinti e, soprattutto, all’assessore Daniele Ialacqua “che, essendo residente a Torre Faro, non ha di questi problemi”. Chiede l’intervento immediato per tutelare gli abitanti, “quelli stessi che, nel periodo elettorale, hanno dato credito a chi adesso sta a gestire la nostra città”.

Altrimenti, non resta che conferire la Cittadinanza onoraria della Città metropolitana di Messina anche ai cinghiali, pur non possedendo alcun merito recondito, se non quello di essersi adeguato alla sopravvivenza per carenza di viveri nel suo ambito di nascita.