Crimini informatici, la Sicilia presenta una delle più basse frequenze di reati

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Crimini informatici, la Sicilia presenta una delle più basse frequenze di reati

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giovedì 31 Agosto 2017 - 11:42

Una denuncia ogni 449 abitanti. Messina così figura in pole position, esattamente terza, tra le province siciliane con il maggior numero di reati informatici accertati. Una posizione che certamente non fa onore alla Città dello Stretto, ma che tuttavia può essere osservata sotto un punto di vista completamente differente: se prendiamo in analisi le diverse regioni italiane, la Sicilia, con una denuncia ogni 496 abitanti (cioè con un dato non così differente dal caso messinese), figura tra le regioni più virtuose in tutta Italia. Infatti, a livello nazionale, dopo la Liguria (1/246), le regioni con la più alta densità di crimini informatici sono Molise (1 denuncia ogni 290 abitanti) e Valle d’Aosta (1/294). Detto in altre parole, se a livello regionale Messina non spicca tra le province più virtuose, la stessa cosa non si può dire a livello nazionale.

A livello nazionale, la nostra ricerca – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di DAS, la compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale che ha condotto la ricerca sulla base di una rielaborazione dei dati Istat 2010 e 2015 – evidenzia un fenomeno preoccupante. Nel periodo che abbiamo analizzato le denunce delle forze di polizia all’autorità giudiziaria per reati informatici sono cresciute in Italia di oltre il 51%, con un’incidenza di un reato ogni 393 abitanti. I danni economici per chi subisce questo tipo di reato possono essere rilevanti e a volte difendersi in giudizio può essere complicato e richiedere tempi lunghi. Abbiamo creato “Difesa Web”, in risposta alle due principali esigenze espresse dal mercato: da un lato l’aspetto di prevenzione e monitoraggio dei propri dati, dall’altro il supporto legale necessario in caso di furto d’identità”.

Nel dettaglio, per quanto riguarda la Regione Sicilia, dopo Siracusa, Palermo è la seconda provincia della regione per densità di crimini informatici con una denuncia ogni 437 abitanti. La seguono Messina (1/449) e Caltanisetta (1/468). Secondo quanto rilevato da DAS, il fenomeno è meno rilevante a Trapani (1/507), Catania (1/558) e Ragusa (1/591). Enna (1/690, 103esima in Italia) e Agrigento (1/620, 100esima in Italia), invece, sono tra le province più virtuose non soltanto della Sicilia, ma anche di Italia.

Dal 2010 al 2015 questi reati sono aumentati soprattutto ad Agrigento (+75%), Caltanisetta (+71%) e Trapani (+67%). Sono cresciuti anche a Messina (+58%), Siracusa (+ 54%) e Catania (+ 43%). Più contenuto l’incremento a Enna (+ 24%) e Ragusa (+ 18%), minimo a Palermo dove si è fermato al 7%.

A livello nazionale, dopo la Liguria (1/246), le regioni con la più alta densità di crimini informatici sono Molise (1 denuncia ogni 290 abitanti) e Valle d’Aosta (1/294). DAS segnala un’elevata densità di questi crimini anche in Campania, dove nel 2015 si è registrata una denuncia ogni 328 residenti, Piemonte (1/343) e Friuli Venezia Giulia (1/349). Puglia (1 denuncia all’autorità giudiziaria ogni 503 abitanti), Sicilia (1/496) e Basilicata (1/483) sono invece le regioni con la più bassa frequenza di reati informatici.

DAS ha rilevato che tra il 2010 e il 2015 il numero assoluto di reati informatici è cresciuto in modo rilevante in tutte le regioni, soprattutto in Friuli Venezia Giulia (+134%) e Umbria (+102%) Le regioni dove le denunce per reati informatici sono cresciute meno sono Campania (+17%), Valle d’Aosta (+19%) e Puglia (+34%).

Alla luce di questi dati cresce l’esigenza di tutelarsi con coperture assicurative specifiche. In caso di furto d’identità o utilizzo illecito da parte di terzi dei dati personali e finanziari del cliente, “Difesa Web” di DAS offre l’assistenza legale per presentare agli organi di polizia la denuncia contro il truffatore e per la ricerca di prove a propria difesa. La polizza mette a disposizione anche la difesa legale per ottenere il risarcimento dei danni subiti a seguito della violazione, intervenendo anche in caso di controversia con una banca o una società finanziaria, davanti all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), per contestare operazioni o servizi richiesti da terzi non autorizzati. Difesa Web copre tutte le spese legali nel caso in cui la persona frodata subisca un procedimento penale per un reato commesso da altri, utilizzando il proprio nome. La polizza di DAS supporta inoltre il cliente nelle procedure di ripristino dell’onorabilità, come ad esempio la cancellazione dal registro dei protesti.