Palazzo dei Leoni, Santalco: Commissario e Sindaco meri ragionieri. Chi lo gestiva ci salvi

“Chiedo a chi ha svolto il ruolo di Consigliere Provinciale, Assessore o Presidente della Provincia di lanciare un grido di allarme sul rischio concreto che un Commissario ed un Sindaco, rappresentante della Città Metropolitana, possano da ‘meri ragionieri’ avviare le procedure di dissesto. Interveniamo pressantemente nei confronti dei deputati regionali e nazionali per fare diventare il rischio “dissesto della Provincia di Messina, ma anche di tutte quelle nazionali un caso politico nazionale e regionale”. Così, il consigliere comunale Giuseppe Santalco che ha iniziato il suo impegno in politica come Consigliere Provinciale dopo aver fatto per due mandati il capogruppo di Forza Italia.

L’attuale capogruppo consiliare “rispolvera” che, nel 2000, ha avuto l’onore di essere nominato Assessore con Presidente Buzzanca e conosce profondamente la struttura provinciale, avendo avuto modo di apprezzare le doti tecniche e professionali del personale provinciale.

“Ho lavorato come Assessore al Personale, allo Sport ed all’Area Metropolitana – dice – a contatto con i Sindaci e con tutto il territorio provinciale. Sono legato alla Provincia di Messina da splendidi ricordi che mi hanno consentito di lavorare a fianco di valenti Presidenti, Consiglieri Provinciali ed Assessori di diversa estrazione partitica. Molti di loro sono stati ed ancora oggi sono Sindaci. Altri hanno ricoperto ruoli istituzionali di prestigio ed alcuni oggi sono Deputati Regionali e Nazionali”.

“La passione politica e il legame con la Provincia Regionale mi induce ad intervenire sulla spinosa questione amministrativa di questi giorni: ‘L’avvio delle procedura di dissesto della Provincia da parte del Commissario Romano e dal Sindaco Accorinti’. Chi conosce il ruolo strategico che ha svolto e continua a svolgere l’Ente Provincia-Città Metropolitana non può stare in silenzio relativamente al rischio del dissesto ed alle relative conseguenze.

“Non voglio entrare nel merito della nuova legge regionale che ritengo utile per fare ripartire l’Ente – ribadisce Santalco – e riavvicinarlo al territorio mediante l’elezione diretta, valorizzando il ruolo democratico degli elettori ed il ritorno alla vera rappresentanza di base. Il mio vuole essere un appello ed un manifesto nei confronti di tutti coloro che hanno avuto negli ultimi 20/30 anni un ruolo istituzionale nella vecchia “Provincia Regionale” per chiedere un impegno politico a tutta la deputazione nazionale e regionale per far sì che il Governo Gentiloni ed il Governatore Crocetta possano consentire alla Provincia-Città Metropolitana di poter continuare a svolgere un ruolo fondamentale per tutto il territorio provinciale nei settori: dell’ambiente, della pubblica istruzione, delle infrastrutture stradali, della pianificazione territoriale, dell’artigianato, del commercio e delle politiche sociali”.

“Facciamo sentire la nostra voce sui social e tramite stampa e ciò per non far perdere un patrimonio politico, amministrativo e tecnico che ha contribuito alla crescita del territorio provinciale, ma anche per poter meglio e più significativamente rilanciare il ruolo intermedio di un Ente le cui potenzialità sono oggi rappresentate non solo dal Masterplan ma anche, fra l’altro, dalla tutela ambientale di parte di zone significative della provincia.

Mi rivolgo principalmente a: Presidente ARDIZZONE, GENOVESE, GERMANA’, Sindaci di Pace del Mela SCIOTTO, di Rometta MERLINO, di Cesarò CALI’, di Rodì Milici ALIBERTI, di San Salvatore di Fitalia VENTIMIGLIA, di Tortorici RIZZO NERVO, di San Piero Patti FIORE. Ex Presidenti LEONARDI, BUZZANCA E RICEVUTO. A tutti coloro che sono stati Consiglieri o Assessori Provinciali”.

Redazione1

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