Villa Piccolo. Il mito di Colapesce visto attraverso gli occhi di Sergio Palumbo

Maria Antonella Saia

Villa Piccolo. Il mito di Colapesce visto attraverso gli occhi di Sergio Palumbo

giovedì 17 Agosto 2017 - 12:13

Stasera, alle ore 18,30, nell’incantevole scenario di  Villa Piccolo a Capo d’Orlando, per iniziativa della Fondazione “Famiglia Piccolo di Calanovella” e dell’Associazione culturale “AthanasiusKircher” di Messina, sarà presentato il volume “Colapesce e altre leggende normanne di Sicilia”  di Sergio Palumbo ed edito da Le Farfalle. Il libro contiene tre disegni originali di Togo e un commento di Luigi Lombardi Satriani nel risvolto di copertina.

Furono i normanni a portare in Sicilia, al pari delle leggende del ciclo carolingio-bretone come quelle della Fata Morgana, di Artù nell’Etna e della città di Risa, il fantastico personaggio di Cola, metà uomo e metà pesce. Su di esso è andata via via costruendo la più grande leggenda del mare. Da allora Colapesce ha fatto dello Stretto di Messina il palcoscenico ideale per le sue apparizioni. Simbolo dell’universale sfida tra l’uomo e il mare, modello di lunga permanenza sott’acqua in apnea, Cola rappresenta il tuffatore par excellence, una sorta di Peter Pan sommozzatore.

Sergio Palumbo, giornalista e documentarista messinese, come autore e critico letterario è presente con proprie opere nelle più autorevoli biblioteche e università del mondo. Nel suo archivio custodisce un epistolario con alcuni dei maggiori intellettuali italiani contemporanei (www.sergiopalumbo.com.). Ha organizzato mostre documentarie e bibliografiche, ha curato cataloghi, antologie e carteggi. Tra le sue opere più recenti “Tre sogni, tre racconti” (2015) e “D’Arrigo, Guttuso e i miti dello Stretto” (2016). Ha appena finito di girare il documentario “Lo Stretto di Messina, un luogo nel mito” e sta lavorando al progetto “Orion, Museo multimediale dello Stretto” per la Sovrintendenza del Mare della Regione Siciliana.

Elena Grasso intervisterà l’autore e leggerà brani tratti dall’opera. Appuntamento da non perdere, dunque, per riscoprire, ancora una volta,  una leggenda senza tempo.