“Vogliamo consegnata la posta”. Biancuzzo invoca Ministero Comunicazioni

Redazione1

“Vogliamo consegnata la posta”. Biancuzzo invoca Ministero Comunicazioni

martedì 08 Agosto 2017 - 17:10

Ha deciso di rivolgersi a sfere ben più alte per il mancato recapito della corrispondenza che nuoce soprattutto al pagamento ritardato delle utenze domestiche e commerciali. Oltre al Sindaco di Messina Renato Accorinti e al Prefetto Francesca Ferrandino, il consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo invoca il Ministero delle Comunicazioni e le Poste Italiane di Roma.

Il malcontento che regna nei cittadini residenti sulla estrema riviera nord del Comune di Messina è allo stremo – dice Biancuzzo -. Mi riferisco agli abitanti dei villaggi rivieraschi di Acqualadrone, Spartà, Piano Torre, Calamona, San Saba, Rodia, Marmora, Tarantonio, Orto Liuzzo, a cui non viene consegnata la posta. Ripeto non viene consegnata la posta. Non vengono consegnati i bollettini pagamento Tari spediti dal Comune di Messina, non vengono consegnate le fatture della TIM. Alla titolare del Tabacchino di San Saba è stata staccata la linea telefonica, causa mancato pagamento della fattura. Poste Italiane non ha provveduto a consegnare la fattura regolarmente spedita, Poste Italiane non consegna a domicilio la posta. Molta corrispondenza viene fatta pervenire con differimento provocando notevoli disagi agli utenti che si vedono recapitare le bollette di utenze domestiche già scadute sono costretti a pagare la sanzione di morosità e si ritrovano con il servizio sospeso”.

Biancuzzo racconta altri episodi. “A un cittadino residente a Tarantonio sulla strada statale 113/dir Comune di Messina non è stata recapitata una raccomandata. La situazione che si è determinata è grave inoltre oltre ai disagi c’è da registrare un paradosso: nella posta quella che viene recapitata ai destinatari è assente l’apposito timbro che dovrebbe contenere la data di effettiva consegna della corrispondenza. Così gli utenti, senza il riferimento della data, non possono contestare le fatture scadute o il pagamento delle contravvenzioni, diventando morosi ‘d’ufficio’. Ma non solo in tutto il territorio della estrema riviera nord sono stati chiusi tutti gli uffici postali, Orto Liuzzo, Rodia e San Saba creando disagi ai residenti ed ai numerosissimi turisti. Privandoli di un servizio indispensabile per un vivere civile e dignitoso, infatti non possono espletare operazioni di prelievo, pagamenti, versamenti. Chiedo al Signor Sindaco di Messina di indire un tavolo tecnico da tenersi a Palazzo Zanca, alla mia presenza, dei responsabili di Poste Italiane e di S. E. Signor Prefetto per normalizzare un servizio ormai che fa acqua da tutte le parti”.