"Incantesimo" a Castelmola, "Le Rocce" rivivono… con Presti e Pepi

Il museo del Castello di Mola, centro per le arti del comune del piccolo centro, ha accolto la mostra di fotografia “Incantesimo” di Giovanni Pepi, foto e gigantografie che fanno vivere il villaggio “Le Rocce” attraverso le immagini i colori e soprattutto le luci di un luogo che, grazie al mecenate Antonio Presti, che ne sta curando il restauro, ritorna da oggi a nuova vita dopo decennni di incuria e di abbandono.
Il villaggio “Le Rocce” come rinascita di bellezza per Castelmola, uno dei borghi più belli d’Italia; l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Orlando Russo, l’assessore alla Cultura ed al Turismo Eleonora Cacopardo e la cittadinanza tutta, ringraziano Antonio Presti per la preziosa mostra di Giovanni Pepi. Il tutto si è svolto alla presenza del vice sindaco di Taormina, Andrea Raneri e dell’assessore comunale al Turismo, Salvo Cilona.
Il titolo “Incantesimo” racchiude il senso di un incanto svelato, visibile solo con il cuore: come ne “Il Piccolo Principe” l’essenziale è invisibile agli occhi; Antonio Presti è riuscito a coglierlo per donarlo al mondo. Il Museo del Castello di Mola, luogo anch’esso recuperato all’abbandono, grazie all’Amministrazione comunale di Castelmola ed alla collaborazione con l’associazione “Art Promotion”, da diversi anni è promotore di mostre di arte contemporanea, di fotografia, incontri culutrali e workshop, presentazioni di libri e si avvale di partnership con importanti marchi come Canon Academy, Smeg D&G e collaborazioni con enti culturali di prestigio, una fra tutte Siciliantica.
“E’ un vero piacere per noi del Museo del Castello di Mola ospitare un evento così importante – dice Giuseppe Filistad, direttore artistico del Museo – non solo perché ci permette di presentare ai nostri circa 25mila visitatori stagionali una mostra di altissimo livello di un autore le cui opere fotografiche sono apprezzate a livello nazionale, ma anche perché ci consente di poter dare, con orgoglio, il nostro contributo ad un progetto che si basa sul recupero della bellezza di un luogo che diverrà catalizzatore di Bellezza e Cultura per l’intero territorio.
Il villaggio “Le Rocce” ed il mecenate Antonio Presti saranno volano di rinascita culturale per contrastare l’incuria ed il degrado che l’ignoranza immancabilmente provoca”. “Durante la presentazione di una mostra – prosegue Filistad – un noto critico d’arte disse: “agli artisti è concesso esplorare mondi e strade che ai più non è dato percorrere”; questo è Giovanni Pepi, artista-fotografo che esplora un mondo di luci ed ombre, invita lo spettatore ad interrogarsi su cosa c’è oltre l’immagine e lo accompagna verso la visione del bello che c’è in ogni cosa; oltre il degrado umano, verso un mondo, appunto, sino ad ora inesplorato dai più, ma che da oggi si avvia su di un radioso percorso di nuove energie”. La mostra si protrarrà per tutta l’estate.
Mauro Romano

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