LadyHawke diventa realtà. Il vero amore trionfa nel mondo animale

Maria Antonella Saia

LadyHawke diventa realtà. Il vero amore trionfa nel mondo animale

mercoledì 26 Luglio 2017 - 08:30

Spesso si pensa, che l’amore, questo bellissimo e terribile sentimento, sia appannaggio esclusivo del genere umano, estromettendo da questo genere il mondo animale, ma i sentimenti, nonostante le nostre futili convinzioni, non fanno di queste sciocche distinzioni. E così, eccoci quì a raccontare la bellissima e dolcissima storia di Isabella e Filippo, due piccoli cagnetti che da tantissimo tempo si amano, si cercano ma che forse, purtroppo,  non potranno mai vivere insieme. Per certi versi questa storia ricorda quella del film  “Ladyhawke”, dove un malvagio prelato, per non far incontrare Philippe e Isabeau, stipula con Satana un patto che condannava la giovane Isabeau a trasformarsi in un falco durante il giorno e il giovane Navarre a mutare in un lupo durante la notte. Per rompere tale maledizione e far tornare normali i due innamorati, avrebbe dovuto esserci “Una notte senza il giorno e un giorno senza la notte” e così, grazie ad un’eclissi solare, la storia si conclude con il lieto fine dei due giovani finalmente liberi di vivere la loro vita insieme.

Ma questo  non è un film, è una vicenda reale che si sta svolgendo a Barcellona Pozzo di Gotto. Isabella (non è questo il suo vero nome), è una piccola Yorkshire Terrier biondina, abituata fin da piccola ad uscire da casa sola e autonoma, senza guinzaglio, per fare brevi passeggiate intorno all’isolato ed al ritorno, nel caso trovi il portone chiuso, abbaia per farsi sentire dai suoi padroni che le aprono per farla rientrare. Vive al primo piano dello stabile, non esce da casa tutti i giorni ma ogni tanto riesce ad affacciarsi dal balconcino, e vede giù lui, gli scodinzola felice e lui, adorante ed innamorato, la guarda dal marciapiede con il naso all’insù. Filippo, è un piccolo meticcio di colore nero, trovatello, probabilmente un incrocio tra un volpino e una pechinese, non si sa se ha un padrone, né tantomeno si conosce dove va quando svanisce come un fantasma per  qualche settimana. Filippo, quando riappare, aspetta seduto sul marciapiede della casa di Isabella, davanti al suo portone, tutte le notti e tutti i giorni per molte settimane dell’anno, in inverno in inverno incurante del freddo, della pioggia, della grandine, o in estate con il caldo asfissiante, senza mai mangiare nemmeno una gustosa fetta di  prosciutto donata da qualche anima buona che lo conosce e che lo vede da tanti anni in strada, senza mai muoversi da quel portone a vetri, che addirittura per tanti giorni non apre nemmeno.  Ogni tanto, quando Filippo vede passare dalla strada una vecchia arrugginita e traballante Apecar (in queste zone molto usate) gli corre dietro per diversi metri, aspettando forse di poter essere preso a bordo, ma il mezzo non si ferma e lui ritorna indietro sul marciapiede, so siede davanti al portone della casa dove vive Isabella e aspetta. Filippo aspetta pazientemente che esca la sua Isabella per poterci giocare ancora, correndo insieme a lei sul marciapiede e darle quei baci che lei accetta di buon grado da oltre 4 anni, anche se non si sa come si siano conosciuti e innamorati. Un giorno di questa torrida estate, i padroni di Isabella uscirono dal portone insieme a lei, destinazione spiaggia e Filippo, in quel momento felicissimo di rivederla, accompagnò la comitiva verso l’auto, aspettando magari di essere preso anche lui a bordo. L’auto partì e il povero Filippo gli corse dietro per parecchi metri abbaiando alla sua Isabella che lo guardava da dietro il finestrino, guaendo disperata. Non sappiamo se questa storia avrà o meno un lieto fine,  anche se noi speriamo di sì, perché il vero amore è qualcosa di straordinario, in qualunque genere esso avvenga.

C’è chi dice che gli animali non sono in grado di provare sentimenti,   ma chi afferma una cosa del genere non li ha mai guardati negli occhi, visto il sorriso  dipingersi sul loro viso quando ottengono l’oggetto del loro desiderio, né sentiti piangere quando si sentono soli. Ma se queste reazioni non sono dovute a dei  sentimenti, allora diteci voi di cosa si tratta.