Dopo la morte di Cristian, salviamo altro malato sotto sfratto. Sit-in al Comune

Redazione1

Dopo la morte di Cristian, salviamo altro malato sotto sfratto. Sit-in al Comune

giovedì 20 Luglio 2017 - 10:11

Una casa umida nel “complesso fantasma” a Zafferia ha distrutto l’esistenza di una famiglia con la morte del figlioletto Cristian che già aveva una patologia molto delicata e sfavorevole con il passare negli anni, la tetraparesi spastica. Il Fronte Popolare Autorganizzato – SI Cobas Messina tornerà al contrattacco questo pomeriggio – 20 luglio alle 15.30, a Palazzo Zanca, realizzando l’ennesimo presidio, per non permettere di voltare le spalle più a nessuno. La responsabile della sigla Valentina Roberto vuole appunto impedire che si metta una pietra sopra all’orribile fine del 16enne Barbuscia deceduto in un letto d’ospedale per complicanze respiratorie, scaturite per aver contratto un’infezione polmonare, tramite un fungo attecchito per lo stato insalubre nella propria abitazione.

Cristian Barbuscia non c’è più anche se il Comune, negli ultimi giorni in cui il ragazzo si spegneva nel nosocomio del viale Europa, gli aveva trovato una bottega-alloggio Iacp da ristrutturare con un soggiorno della durata di un anno. Ma lo sforzo di requisirlo all’Ente che gestisce gli alloggi a Messina con un’ordinanza “di carattere provvisorio” non ha risollevato le condizioni di salute di Cristian, circa 20 giorni prima che ci lasciasse.

Adesso, bisogna salvare il signor Pasquale Caravella, malato di sclerosi multipla sotto sfratto – avvisa la Roberto -. Decine di famiglie in emergenza abitativa restano inascoltate da questa Amministrazione. La Bouganville Occupata, con un progetto di Co- Housing Sociale a costo zero ed aperto alla cittadinanza non trova una corrispondenza relazionale con i principi di solidarietà sempre proclamati dal sindaco Accorinti e la sua Giunta. E, poi, le famiglie di Zafferia non possono più respirare il tanfo dell’umidità perché tutte le palazzine come quella in cui Cristian risiedeva hanno lo stesso problema di infiltrazioni”.

Reduce dall’aver perso quel dolcissimo ragazzino a cui si era affezionata, la sindacalista di Fronte Popolare Autorganizzato, di certo, non le manda a dire a questa Amministrazione, secondo lei, “inadempiente ed anche arrogante”.

“Le vertenze sono ancora irrisolute – prosegue -. Sensazione di avvilimento, tristezza, rabbia e indignazione. La gente muore senza un tetto sulla testa e non hanno idea di quali sono le reali priorità. In questo momento più che mai: Un passo indietro neanche per prendere la rincorsa…”.