Querelle migranti a Castell'Umberto: "Non siamo razzisti, serve un piano serio"

Numerosi sindaci del comprensorio dei Nebrodi hanno preso parte all’assemblea al Comune di Castell’Umberto, al centro della clamorosa protesta del sindaco dopo l’arrivo di 50 immigrati che sono stati sistemati in un ex albergo nel territorio di Sinagra, al confine con il centro nebroideo.
Gli amministratori locali contestano la tempistica ed i modi ma si dicono pronti all’arrivo di migranti. Nel corso dell’assemblea hanno ribadito la volontà di aderire ai progetti degli Sprar ed hanno detto di essere favorevoli all’accoglienza dei migranti ma concordata con gli enti locali. Non accettano di essere etichettati come razzisti e ribadiscono la volontà di ospitare i migranti.
Intanto chiedono un incontro con il prefetto. “Nel corso dell’incontro abbiamo ribadito la nostra totale volontà ad aderire alle Sprar – dice Salvatore Castrovinci, sindaco di Torrenova, un altro Comune dei Nebrodi – ad organizzare un’accoglienza seria e responsabile attraverso il controllo dell’ente locale”. “Siamo contrari totalmente a questo modo di inviare i migranti in strutture fatiscenti – prosegue – domani vedremo di chiedere di nuovo un incontro con il prefetto e di decidere insieme cosa fare in futuro”.
Prefettura: “Situazione sotto controllo”.  “La situazione nell’ex hotel dove si trovano i migranti a Sinagra (Me) è tranquilla, non è in atto alcuna protesta”. Lo afferma il capo di Gabinetto della Prefettura di Messina, Caterina Minutoli, riferendosi alla situazione dei migranti che si trovano nel’hotel Canguro dove ieri hanno inscenato una protesta alcuni cittadini e sindaci che chiedevano lo spostamento dei migranti.
“Non sappiamo ancora se e quando – prosegue il funzionario – saranno spostati i migranti, al momento non vediamo l’esigenza di questa scelta. Ascolteremo cosa i sindaci avranno da comunicarci dopo la riunione”.

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