Sembrava difficile ma è normale: Teatro V.E., Università e “Corelli” mixati in un protocollo

Come una mela ancora attaccata al suo albero, oggi sulla splendida terrazza del Teatro Vittorio Emanuele, un risultato è stato ottenuto con diverse sinergie e con prospettive considerevoli per la cultura e formazione della città di Messina, grazie alla stretta di un Patto istituzionale tra l’E.A.R. Teatro di Messina, l’Università degli Studi peloritana e il Conservatorio “Arcangelo Corelli”. Forse, quella mela si poteva raccogliere anche qualche tempo fa, visto che sarebbe stato sufficiente allungare una mano e, invece, si è cercata una scala tortuosa per salire sull’albero. Ma la difficoltà, a volte, sta dietro la normalità. Tutti gli enti lo hanno ribadito dietro a quel tavolo all’aperto senza polemiche ma con la consapevolezza che, d’ora in poi, si disegna un nuovo percorso di collaborazione.

Presenti alla conferenza stampa anche il direttore artistico della prosa del Teatro, Matteo Pappalardo e il direttore del “Corelli”, Antonino Averna. Nel protocollo è inserito anche l’Ufficio Scolastico Provinciale.

“Siamo convolati a nozze con questo accordo che unisce le acque – afferma il sovrintendente -. Non ha senso navigare da soli se si può crescere insieme. Abbracciamo una manovra elaborata dall’ex Commissario Jervolino, attuale componente del Cda. Come curiosità: il noto regista Gianni Amelio ha frequentato la Facoltà di Filosofia nella nostra Università e ha amato molto le proiezioni dell’ex cinema Olimpia, segno che Messina ha saputo essere vitale per tante menti artistiche quindi può essere solo un bene, una fonte di arricchimento, incrementare i rapporti con mondi a noi vicini”.

“E‘ una grande gioia avere una convenzione già pronta con l’Università – annuncia il Presidente del “Vittorio Emanuele” -. L’Amministrazione del Teatro ha quelle risorse per potersi porre con estrema apertura al territorio come sarà con altre istituzioni. Vorremmo coinvolgere tutti: operatori, turistici, comuni, studenti, impiegati, artisti. Il protocollo per avviare vari progetti dovrà integrare e recepire i decreti attuativi. Pensiamo comunque settembre per i tempi tecnici degli uffici per intraprendere, per esempio, i tirocini professionalizzanti con i neo laureati per fare guadagnare qualcosa anche a loro.

Il Rettore ringrazia tutti gli enti che sono stati interpellati per iniziative di interesse comune. Era strano che l’Università ancora non avesse questa sinergia – commenta Navarra -. Abbiamo iniziato a discutere dell’accordo quadro, poi abbiamo dato corpo alle intuizioni con più accordi di carattere operativo. Fiorino lo sa: possiamo firmare tutto ma quello che non possiamo cominciare subito. Questa condotta caratterizza la nostra concretezza. L’intesa operativa corrisponde non solo ad una reciprocità di competenze ma anche nei fatti interessando personale amministrativo, gli iscritti al nostro Ente, i professionisti dell’arte. Vivere il mondo del teatro, entrare nelle aule universitarie, ascoltare gli autori che hanno appena creato un libro. E poi ancora l’attore che racconta la sua vita nell’ambito della scena e dietro le quinte che potrebbe essere poco conosciuta. Utilizzare spazi del teatro per eventi universitari e viceversa. L’Università è già un palcoscenico naturale con la sua scalinata. Siamo stati due enti che si sono guardati in passato però mai parlati”.

Per quanto riguarda l’adesione del prof. Cupaiolo, Bernava puntualizza il suo passato di vicepresidente del teatro all’epoca in cui l’attuale sovrintendente era presidente quindi con una predisposizione verso le tematiche dello spettacolo.

“Condivido con il direttore Averna il percorso del protocollo – afferma Ministeri -. L’apertura al territorio è normalità congiungendo le forze in gioco. In qualunque città, la collaborazione sarebbe stata normale invece qui può sembrare rivoluzionario. Il Corelli dal ’99 diploma persone con un titolo equipollente alla laurea. Quindi, nel nostro settore di pertinenza, abbiamo professionalità valide con varie orchestre e vari ensemble. Abbiamo specificità molto sottolineate. Con questo protocollo, il mondo universitario parteciperà alle prove del Conservatorio e questo potrà esibirsi all’Università. Si tratta di stabilire solo le modalità”.

Foto Rocco Papandrea  

Redazione1

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