Concerto di Tiziano Ferro, arrestati parcheggiatori abusivi

I carabinieri della Compagnia Messina Sud hanno arrestato in flagranza di reato, per estorsione, Gaetano Artale, 22 anni e Francesco Cirillo, 29 anni, mettendo fine ad una serata di prepotenze e soprusi nei confronti di chi voleva godersi un po’ di buona musica dal vivo.
Mentre all’interno dello stadio “Franco Scoglio” risuonavano le note delle canzoni del cantante italiano Tiziano Ferro, gli autisti dei pullman turistici che sostavano nelle aree circostanti l’impianto in attesa della fine del concerto hanno subito delle vere e proprie “incursioni” da parte di gruppi di pregiudicati, provenienti dai villaggi limitrofi, che con atteggiamenti violenti e minacciosi pretendevano la consegna di somme di denaro per consentire ai mezzi pesanti di rimanere parcheggiati sul suolo pubblico.
Estorsioni in piena regola, che in occasione di eventi come quello di sabato – immancabilmente – mettono in pessima luce la città e i suoi abitanti di fronte alle migliaia di appassionati di musica provenienti anche da altre regioni. Lo stesso problema si era presentato anche due anni fa durante i concerti di Vasco Rossi e Jovanotti, nonché – seppur in misura ridotta – l’anno scorso quando a suonare a Messina erano stati i Pooh.
Nella serata-evento di Tiziano Ferro, l’attenzione delle forze dell’ordine su questo fenomeno è stata altissima fin dall’inizio. Squadre di carabinieri in borghese, con auto e moto civili, hanno costantemente pattugliato la bretella San Filippo – individuata dalle Autorità di Pubblica sicurezza per la sosta dei pullman dei fans del cantante – e i circostanti villaggi Cep e Santa Lucia, dove avevano trovato collocazione altri mezzi turistici che avevano precedentemente accompagnato allo stadio numerose comitive di spettatori e stavano aspettando la fine dell’evento per riportare a casa i rispettivi gruppi.
Numerose le chiamate giunte alla Centrale operativa del Comando provinciale di Messina, ognuna delle quali è stata prontamente seguita da un tempestivo intervento di carabinieri che “comparivano” dal nulla, anche grazie all’agilità delle moto utilizzate, interrompendo le attività illecite, raccogliendo le testimonianze delle vittime e mettendosi sulle tracce dei malfattori, che in molti casi riuscivano a dileguarsi confondendosi tra la gente.
Il dispositivo antiestorsione schierato si è rivelato particolarmente efficace, tanto che – quando intorno alle 22 è giunta l’ennesima segnalazione al 112 – i militari hanno sorpreso Artale e Cirillo mentre, gridando e parlando in modo molto animato, colpivano con uno schiaffo il conducente di uno dei pullman presenti. All’intervento dei carabinieri, i due malviventi hanno tentato la fuga a bordo di un SH – peraltro non assicurato – ma sono stati immediatamente intercettati e bloccati dalle squadre di motociclisti, che li hanno quindi immobilizzati e tratti in arresto.
Durante i successivi accertamenti, è emerso che quella sera i due giovani avevano chiesto ad ogni autista presente la somma di 20 euro per poter continuare a sostare con il proprio mezzo in quell’area, accompagnando le loro richieste con pesanti minacce, intimidazioni e percosse. E che a scatenare la loro ira nei confronti del conducente colpito al volto poco prima dell’intervento dei carabinieri era stato il fatto che, quest’ultimo, ne aveva consegnati solo 10.
Artale e Cirillo sono stati perquisiti e trovati in possesso di circa 200 euro in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento dell’attività illecita nei confronti di altre vittime in corso di identificazione. Al termine delle formalità di rito, i due estorsori sono stati rinchiusi nel carcere di Gazzi, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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