Pistunina, Mortelliti: "Martedì chiudiamo per il tecnico"

Roberto Santoro

Pistunina, Mortelliti: "Martedì chiudiamo per il tecnico"

domenica 09 Luglio 2017 - 22:27

“Confermiamo e siamo consapevoli che un altro anno si può ancora disputare il torneo di Eccellenza…” “Parole e musica” di un sempre più ottimista Raimondo Mortelliti, direttore sportivo dell’Usd Pistunina che, a questo punto, sente ormai dietro l’angolo il 2° ripescaggio di fila, stavolta da retrocesso in Promozione, nel massimo torneo regionale.

L’altra grande novità in arrivo è quella dell’allenatore: “Tra martedì e mercoledì – avverte Mortelliti – si chiude con il tecnico etneo ex Catania Primavera, Taormina e Acireale che a sua volta sta coinvolgendo 3 calciatori di categoria superiore…” Il diesse rossonero non conferma ma neppure smentisce le indiscrezioni che sembrano condurre all’identikit di Ezio Raciti. E quindi, a questo punto, per un discorso di favorevole collocazione geografica, potrebbe prendere definitivamente piede la soluzione Roccalumera come sede per le gare casalinghe, con buona pace di un possibile ritorno al “Garden Sport” che – stando almeno a qualche “rumor” – sembrava aver preso quota durante gli ultimi giorni,.
Per il resto Mortelliti continua a scandagliare il mercato per proseguire la campagna di rafforzamento del Pistunina: strappato al Camaro, a titolo definitivo dopo il prestito dell’ultima stagione, il centrocampista Pa’ Keita, mentr invece il giovane portiere classe ’99 Davide Montaperto passa al Messina Sud. Non è escluso, quindi, che sia l’altro juniores Massimiliano Zullo ad affiancare il più esperto Salvo Fazio. Per il resto si attende una risposta da Peppe Lauro e Alessio Mento, obiettivi di mercato rossoneri.
Chiuso definitivamente, invece, il rapporto con Ciccio Ingemi che, stando a quanto comunicato dal direttore Mortelliti, “ha rifiutato la riconferma”. Peraltro già dallo scorso dicembre il centrocampista non aveva più voluto continuare col Pistunina con cui, comunque, era rimasto tesserato. A questo punto si suppone quindi che l’atleta sarà lasciato libero di potersi accasare dove ritiene più opportuno.