Massi a Giampilieri, Sovrintendenza sospende lavori. Cantali: Presenti le autorizzazioni

Redazione1

Massi a Giampilieri, Sovrintendenza sospende lavori. Cantali: Presenti le autorizzazioni

giovedì 06 Luglio 2017 - 15:43

Ci mancavano solo i massi ad appesantire le condizioni già precarie della costa di Giampilieri, in via di sgretolamento. I macigni che da progetto della Protezione civile regionale dovevano essere naturali si sono trasformati in oggetto del contendere perché sono stati collocati in calcestruzzo: insomma, secondo la Sovrintendenza ai Beni Culturali che ha sentenziato da ieri la sospensione dei lavori non devono stare né in mare né tantomeno a ridosso della battigia. La questione sollevata dal consigliere Daniele Zuccarello la scorsa settimana, soprannominata ormai da lui “La Grande Muraglia” nella VII Commissione consiliare Lavori Pubblici, è tornata oggi nello stesso Organo istituzionale coordinato da Carlo Cantali, dove a rispondere stavolta c’era l’ing. Cardia, responsabile della Protezione civile locale. Il presidente di Commissione oggi sottolinea che, nella precedente seduta, ha avuto in consegna da parte dei tecnici del Dipartimento della Protezione civile comunale, l’ingegnere Lucentini e l’ingegnere Cortese, tutte le relazioni e i pareri delle autorizzazioni ottenute nel rispetto delle norme vigenti, mentre il collega Zuccarello ha parlato di “uno scempio, di installazioni che deturpano la spiaggia”.

“I tecnici hanno dato le delucidazioni del caso – insiste Cantali – ma sono andati via quasi infastiditi per quelle rimostranze. Ho messo in votazione la proposta di fare una nuova convocazione per non incorrere in alcun danno erariale. Visto che è passata favorevolmente, oggi siamo tornati ad affrontare l’argomento con il dirigente Cardia che ha riferito di aver chiesto ieri, con una nota, alla Sovrintendenza di revocare il provvedimento di sospensione. Ci dovrebbero essere sette giorni di tempo per recepire una risposta ufficiale, forse, il prossimo 12 luglio. Il fatto più inquietante è che la ditta Sofi vincitrice della gara d’appalto potrebbe presentare istanza di risarcimento danni. Attualmente, la ditta rimane col cantiere aperto in modo improduttivo, con personale e mezzi bloccati”.

Dopo un sopralluogo effettuato al pari del consigliere Zuccarello, Cantali riscontra che i cittadini stanno insorgendo perché i massi soggiornano sulla spiaggia invadendo il panorama e lo spazio vitale per residenti e vacanzieri. I finanziamenti per le operazioni di sicurezza della costa ammontano a circa 325mila euro ricordando che si sta agendo in ambito P4, fortemente a rischio.

Perché non si avviano e si eseguono procedure con minor impatto ambientale e con più soldi per il ripascimento dei litorali? – osserva il presidente della VII Commissione -. E’ corretto mettere una pulce nell’orecchio sugli interventi di Briga e Giampilieri se sono di natura tecnica. Ma le autorizzazioni di Demanio Marittimo, Sovrintendenza, due assessorati regionali Protezione civile e alle Politiche del Territorio e Autorità Portuale avranno un valore significativo, magari da non contestare. Gli stessi Rup e il Direttore dei lavori della Protezione civile Messina, ovvero i geometri Mancuso e Bottari hanno ribadito che la Sovrintendenza, in conferenza dei servizi, aveva dato l’ok. Se non prima questa incontrerà i soggetti interessati, non si potrà uscire fuori dall’inghippo e sarebbe inutile riaggiornare la seduta di Commissione sul tema”.

La disposizione dei massi uno accanto all’altro è stata composta con due file in forma scatolare.

“Un piano da realizzare in loco – dice Cantali – che avrebbe preferito la pietra naturale anziché il calcestruzzo e che comunque è provvisto di tutte le autorizzazioni perché dovrebbe essere interrotto? Forse, la politica regionale dovrebbe rivedere il concetto di priorità per il territorio anziché smuovere dinamiche di irregolarità sui progetti. C’è da sottolineare che questo stanziamento è stato concesso sulla scorta di un progetto esecutivo della Protezione civile regionale che, per legge, non è modificabile. I lavori, a quanto pare, vanno conclusi per motivi derivanti dalla titolarità stessa della progettazione. Solo dopo si potrebbero sollevare problemi tecnici. Quindi, se una mareggiata arrivasse adesso, avrebbe via libera con il blocco del cantiere. Speriamo che il sovrintendente Micali faccia dietrofront e che i deputati possano promuovere investimenti più imponenti per la nostre coste”.