Il segretario Franco Rao si congeda dal Città di Messina

Roberto Santoro

Il segretario Franco Rao si congeda dal Città di Messina

giovedì 06 Luglio 2017 - 18:57

Il Città di Messina perde il proprio segretario: nella giornata di oggi Franco Rao, dopo un colloquio mattutino con Giovanni Cardullo – direttore generale del club neopromosso in Eccellenza – ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica. E’ stato il diretto interessato a comunicare la notizia. “Non abbiamo raggiunto l’accordo economico – spiega Rao – e perciò non mi è rimasto altro da fare che salutare la dirigenza, con la quale rimango comunque in buonissimi rapporti“.

Segno che, insomma, il suo potrebbe essere solo un “arrivederci”: già due anni addietro infatti lo stesso Rao, più o meno di questi tempi, si fece da parte in tandem – per ironia della sorte – proprio con lo stesso Cardullo, salvo poi ripensarci a distanza di due mesi.

Di certo si tratta di una perdita non indifferente per il Città di Messina: Franco Rao rappresenta un autentico fuoriclasse nel proprio settore, in particolare per le sue competenze in materia di carte federali: norme e regolamenti per lui non hanno mistero: grazie alla quotidiana consultazione dei comunicati federali, ha più volte tramutato in vittorie “a tavolino” diverse partite che sul campo erano state perse dalle società calcistiche di appartenenza, ivi compresa quella del presidente Maurizio Lo Re. Si è perso il conto del numero di circostanze nelle quali Rao, da autentico “segugio”, è andato a individuare quei calciatori avversari che figuravano regolarmente nelle distinte ufficiali, in quelle circostanze non ne avevano alcun titolo in quanto squalificati.

Per ora quindi il buon Franco è “disoccupato”, calcisticamente parlando, ma il suo stato di “stand bye” potrebbe durare poco: “Da tempo ho ricevuto offerte da squadre di Eccellenza e Promozione – aggiunge -, ma le avevo inizialmente declinate sottolineando la mia volontà di onorare sino al 30 giugno l’impegno con il Città di Messina. Sceglierò soltanto in caso di proposte serie, altrimenti non sarebbe un dramma rimanere fermo“.