Va di scena l’Unità di crisi e programmazione per sistema rifiuti

E’ stata preannunciata come un “interruttore salvavita” della città di Messina ed in effetti per il gravoso compito che l’aspetta rispecchia bene la sua entità. L’Unità di Crisi e programmazione per fare esprimere tutti i soggetti coinvolti sullo stato attuale del servizio di nettezza urbana è andata in scena nella sede dell’assessorato all’Ambiente a Palazzo Zanca. Con cognizioni di causa, si sono radunati gli organi preposti ed convocati dall’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua: rappresentanti di Messinambiente, AtoME3, Messinaservizi Bene Comune, Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti, Polizia Municipale ed il dirigente del dipartimento Ambiente e Santità, Natale Castronovo.

La valutazione dell’attività della raccolta dei rifiuti deve camminare di pari passo con l’efficacia degli interventi assunti e pianificando anche nuovi provvedimenti. Il protrarsi dell’emergenza deve essere esaminato sulla scorta delle competenze di ognuno dei partecipanti che si è munito di carte alla mano per affrontare il problema con qualunque dettaglio possibile per non sbagliare e per non infliggere la città con altre giornate d’immondizia lungo le strade. Magari ad oggi, non si è progettato alla perfezione ed è giunto il momento di fare un “mea culpa” senza piangersi addosso e senza dire “la responsabilità è di quelli che c’erano prima” ma acquisendo gli elementi utili per optare sulle soluzioni ad ampia gittata.

Il Commissario della Messinambiente, Calabrò, ci ha garantito che sfruttando ed eseguendo una media di 14 viaggi al giorno in discarica, con i mezzi idonei, come è successo stanotte, l’emergenza si concluderà. Dunque, si deve lavorare su questo standard che però, nella località peloritana, è diventato uno effetto straordinario. Con una capacità di contenimento spazzatura di 25 tonnellate ad articolato, si devono raggiungere le 350 tonnellate da trasferire e disfarsi a Lentini – Grotte San Giorgio.

“Sembra di correre una corsa ad ostacoli” – ha dichiarato l’assessore Daniele Ialacqua prima del tavolo tecnico – “che però non ha mai fine perché strada facendo si aggiungono nuovi ostacoli”.

“E’ necessario chiarire una volte per tutte” – ha ribadito – “se questi ostacoli derivano dal caso o se vi sia qualcuno che li crea per rendere più’ difficile la strada tracciata dall’Amministrazione comunale per uscire dal sistema dell’emergenza che, com’è noto, è un sistema che favorisce affari, clientele, interessi della criminalità organizzata, a danno dei cittadini e del territorio”.

Redazione1

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