Gaetano Accetta: "Grazie Santangiolese, ora attendo panchina da Messina e dintorni"

Roberto Santoro

Gaetano Accetta: "Grazie Santangiolese, ora attendo panchina da Messina e dintorni"

domenica 25 Giugno 2017 - 15:37

Da tre giorni si sta guardando attorno, a seguito della risoluzione consensuale – maturata ufficialmente giovedì scorso – del rapporto con la Santangiolese, al cui timone ha condotto una brillante stagione calcistica 2016/17 sia nel girone occidentale di Promozione che in Coppa Italia. Adesso il mister messinese Gaetano Accetta resta in attesa di una chiamata seria e affidabile che lo convinca a tornare in pista. “Penso di aver fatto bene, per cui mi auguro di accasarmi in qualche squadra non lontana da Messina“, sono le prime parole dell’allenatore classe ’59 (cinquantotto anni da compiere il prossimo 28 settembre), tra più longevi ed esperti del calcio siciliano: al suo attivo diversi campionati di Eccellenza, ma anche varie sfide play-off per la promozione in Serie D. E soprattutto il buon Gaetano si conferma, ad oggi, persona perbene (forse pure troppo, per il calcio contemporaneo), rimasta sempre umile e disponibile.
Accetta ha “accettato” (gioco di parole) di sottoporsi alle nostre domande con la disponibilità di sempre.
Mister, com’è maturato questo suo “divorzio” con la Santangiolese?
Ero stato inizialmente riconfermato, ma poi la società – probabilmente per un discorso economico, ma avendo anche percepito il mio disagio a sostenere un altro anno di lunghe trasferte settimanali da Messina e S.Angelo di Brolo (andata e ritorno) – ha preso e condiviso con me una decisione che alla fine è consensuale. Nel calcio tutto questo ci può stare, anzi a volte cambiare aria o semplicemente fermarsi può fare bene. Per me sono stati mesi di grandi sacrifici sostenuti per almeno quattro giorni su cinque a settimana, partendo alle 16.30 – dato che ci allenavamo di sera – e rientrando alle 22. Il tutto senza contare le gare di campionato e in particolare le dispendiose trasferte nel palermitano. Non ho mai saltato un solo giorno di lavoro“.
Cosa le resta di questa stagione a S.Angelo di Brolo?
Il miglior campionato di sempre nella storia della Santangiolese: sebbene mi fosse stato chiesto il semplice obiettivo della permanenza, siamo andati ben oltre le aspettative centrando il quarto posto finale e raggiungendo le semifinali play-off (senza tralasciare il buonissimo cammino in Coppa Italia, ndr), grazie a cui abbiamo saputo tener testa a piazze blasonate come Caccamo, Villabate e Cus Palermo. Ho vissuto una bellissima esperienza, sia con la dirigenza che con i calciatori. Lascio una società seria e organizzata nonché un ambiente sano, che ti consente di lavorare senza pressioni. L’intelaiatura di squadra è competitiva e penso possa continuare a far bene, tanto più che nella prossima stagione si apriranno tante possibilità“.
Le sono già pervenute proposte da altri sodalizi calcistici?
Non ancora, forse poiché forse gli addetti ai lavori pensavano fossi destinato a rimanere a S.Angelo di Brolo“.
Mister, l’Eccellenza – campionato che lei conosce come le sue tasche – si appresta a ritrovare due formazioni a lei familiari come Città di Messina e Camaro.
Sono contento del loro ritorno nel massimo campionato siciliano. Sarà un discorso stimolante anche per noi addetti ai lavori messinesi che, grazie a loro, avremo modo di poterci aggiornare. Il Camaro ha preferito affidarsi a un tecnico più esperto dell’Eccellenza come Antonio Alacqua, ma Peppe Furnari – che in passato è stato anche un mio giocatore – è un ragazzo serio e intelligente che saprà far bene anche al Città”.
Si profila un’estate di passione: numerosi sodalizi di Eccellenza sembrano voler chiudere i battenti. Qual è il suo parere in proposito?
Secondo me la Lega Sicula avrà grossi problemi a stilare gli organici di Eccellenza, con 6-7 formazioni a rischio ritiro. Ciò andrebbe a ripercuotersi, a catena, su tutte le categorie inferiori. La crisi c’è e si tocca con mano: basti pensare ad allenatori importanti, e per di più reduci da ottimi risultati, come Santino Bellinvia e Pasquale Ferrara i quali, almeno per ora, hanno entrambi deciso di fermarsi. Ma penso anche a tanti giocatori che, se vogliono continuare, dovranno accontentarsi di rimborsi spese nettamente inferiori rispetto alle scorse annate“.
Come si può uscire da questa situazione critica?
“”In questo contesto riusciranno ad andare avanti solo quelle società in possesso di allenatori e direttori sportivi bravi a scovare i giovani talenti, o meglio ancora a crescerseli in casa. Un po’ come facevamo, ai miei tempi, con l’allora USD Camaro. Ma anche l’attuale sodalizio neroverde e lo stesso Città di Messina stanno continuando a lavorare bene sui vivai”.

Gaetano Accetta (Foto Roberto Santoro)

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