L'Orlandina prepara la rivoluzione europea

Redazione MessinaOggi.it

L'Orlandina prepara la rivoluzione europea

sabato 24 Giugno 2017 - 10:47

La Champions League stravolge l’organico paladino: in vista della partecipazione alla prestigiosa competizione europea, la società paladina sta pensando ad una netta rivisitazione del roster da mettere a disposizione di coach Di Carlo. I primi movimenti di mercato testimoniano infatti l’esistenza di una vera e propria rivoluzione in atto, inaugurata dal passaggio di Iannuzzi a Torino, imitato da diversi protagonisti della brillante stagione che ha visto la Betaland raggiungere lo storico traguardo dei playoff scudetto.

Il secondo addio di Mimmo. Un addio che ha spezzato i cuori della città di Capo è  stato senza dubbio quello di Dominique Archie. L’ala americana, dopo un intenso ma vano corteggiamento di Varese, ha lasciato la Sicilia per tentare una nuova avventura all’estero; così dopo le esperienze maturate in Romania con il Timisoara e in Belgio con l’Ostenda, sta volta ha optato per il massimo campionato israeliano. Archie, che nell’ultima stagione aveva tenuto una media di 13.9 punti a partita accompagnati da 5.8 rimbalzi, ha firmato con il Bnei Herzliya.

Drake riabbraccia Meo. Un altro veterano della canotta biancazzurra al passo d’addio è Drake Diener. L’atleta Usa ha comunicato alla famiglia Sindoni che non rinnoverà il suo contratto. Scelta motivata dall’ostacolo età: per il 35enne rappresenterebbe un fattore da non sottovalutare, specie nel caso dell’Orlandina che si appresta a giocare una stagione intensa e ricca di appuntamenti ravvicinati, a causa del doppio impegno nazionale e continentale. Diener sembrerebbe propenso a seguire un altro simbolo della storia paladina, coach Meo Sacchetti, appena sedutosi sulla panchina della retrocessa Cremona.

Berzins e Delas NI, Stoianovic e Ihring IN, Tommy, Ivanovic e Tepic OUT. Partiamo dalle mancate conferme. Tommaso Laquintana potrebbe cercare nuovi stimoli e maggior spazio altrove. Coach Di Carlo starebbe pensando di puntare sul giovane Mario Ihring per il ruolo di vice play, mentre al talento di Monopoli non mancano gli estimatori, con Brescia e Pistoia in pole, pronte ad affidargli le chiavi del quintetto. Discorso diverso per Tepic e Ivanovic. Il playmaker, scaduto il prestito, ha fatto ritorno all’Aek Atene. I greci comunque non lo tratterranno, anzi concederanno a Nikola il ritorno a casa, al Buducnost Podgorica, squadra della città di Ivanovic. Il serbo ex Siviglia, Panathinaikos, Partizan invece, salvo clamorosi ripensamenti, non dovrebbe rinnovare l’impegno con i paladini, su di lui ci sono diverse big italiane. Resterà a Capo Vojislav Stojanovic: la giovane guardia cresciuta nel glorioso vivaio della Stella Rossa di Belgrado, legata al team di Sindoni da un contratto triennale, dopo il grave infortunio al crociato subito in primavera, cercherà di rilanciarsi in Sicilia, sfruttando anche la competitiva vetrina europea. in dubbio ancora le permanenze di Delas e soprattutto Berzins. Più facile che vada in porto il matrimonio con il 27enne croato mentre il lettone deve decidere se continuare a sposare l’accordo biennale o cedere alle sirene provenienti da Spagna e Germania.

Potere ai giovani. Lontano dalle voci di mercato, la Betaland trova nuove risorse in casa, promuovendo in prima squadra i giovani talenti classe 1999 Giorgio Galipò e Andrea Donda. Il primo (175 cm) ha totalizzato 3 presenze nello scorso campionato con un high di 15 minuti contro l’Umana Venezia, fresca vincitrice dello scudetto, e i primi punti realizzati (con una tripla) in occasione della fantastica vittoria ottenuta a Brescia (90-89 dopo un supplementare), dimostrando coraggio e personalità in una sfida molto delicata. Donda (209 cm), arrivato a Capo d’Orlando lo scorso febbraio, ha esordito in Serie A Poste Mobile lo scorso 7 maggio nella gara contro la Consultinvest Pesaro (vinta 98-88), realizzando il suo primo punto tra i professionisti. Il gioellino, da ora a disposizione di Di Carlo, è stato appena convocato per il raduno della Nazionale Under 18. Un’operazione che rientra nel modello di programmazione ormai tradizionale dell’Orlandina, mix vincente di talenti locali da valorizzare e profili di caratura internazionale, intelligentemente individuati dal ds Sindoni.  L’Europa è alle porte, la rivoluzione è partita.