Giustizialisti: un libro per spiegare la Giustizia alla gente comune

red..me

Giustizialisti: un libro per spiegare la Giustizia alla gente comune

red..me |
mercoledì 21 Giugno 2017 - 15:00

“Noi con le nostre forze di Polizia li abbiamo arrestati. I giudici li hanno liberati. L’opinione pubblica deciderà”.

Così l’ex ministro dell’interno Angelino Alfano all’indomani dei disordini degli antagonisti avvenuti a Bologna nel novembre del 2015. Ma i giudici di Bologna hanno davvero deciso liberamente, o hanno semplicemente applicato le leggi in materia che il parlamento aveva varato in precedenza? Alfano, ma non solo, sa che un magistrato spesso ha l’obbligo di scarcerare qualcuno, pur riconoscendo che la norma impone una scelta che egli stesso ritiene sbagliata. Lasciandolo in galera, infatti, incorrerebbe in una severa misura disciplinare. Questo, al contrario, non vale per i politici che se votano una legge iniqua o ad personam sono indenni da rischi perché agiscono nell’«esercizio dell’attività parlamentare».

Il Procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e l’ex Presidente dell’Anm Piercamillo Davigo cercano di dare una risposta a questa domanda, lo fanno in un libro “Giustizialisti” pubblicato di recente.

Un libro duro, sull’eterno scontro tra magistratura e politica. Un viaggio nelle aule dei tribunali, nelle Procure e nelle carceri dove i paradossi della legislazione nostrana implicano decisioni al limite della decenza e dove la giustizia diventa spesso ingiustizia.

Nella sua illuminante prefazione Marco Travaglio spiega come i due magistrati hanno realizzato il suo sogno mancato, già preconizzato da Indro Montanelli, ovvero spiegare in termini semplici e comprensibili la Giustizia, vera o presunta o negata, alla cosiddetta gente comune o, come spiega Sebastiano Ardita in un’intervista rilasciata proprio a Nuccio Anselmo e pubblicata dalla Gazzetta del Sud, “Per fare chiarezza sulle ragioni che rendono difficili in Italia i percorsi della Giustizia. Per spiegare con linguaggio semplice ai cittadini perché un processo può anche durare dieci anni, ed alle vittime dei reati come mai è possibile rivedere per strada dopo qualche giorno chi li ha derubati con uno scippo o entrando in casa”.

“Giustizialisti” è quel “codice penale” (e anche di procedura penale) scritto in un italiano chiaro, diretto, comprensibile, sognato da Indro Montanelli o, per dirla ancora con Marco Travaglio, “tradotto in italiano”. Sebastiano Ardita ne parlerà con il pubblico giovedì 22 giugno alle ore 18:00 alla Feltrinelli Point di via ghibellina 32.

Dialogheranno con lui il giornalista Nuccio Anselmo e l’avvocato Carmelo Scillia.

Serena Votano