“Datevi all’Orticoltura Naturale"… per tre giorni al Forte San Jachiddu

Redazione1

“Datevi all’Orticoltura Naturale"… per tre giorni al Forte San Jachiddu

mercoledì 21 Giugno 2017 - 15:07

Una tre giorni intensificata per riscoprire la terra come strumento essenziale per il proprio sostentamento. Un tempo circoscritto che possa servire per imparare a coltivare il proprio orto e per avviare un domani un ciclo di auto – alimentazione e disegnare un sistema di reciproco baratto. Dedicarsi all’Orticoltura Naturale è un’idea che può funzionare in un’epoca in cui tutti sono costretti ad economizzare partendo anche dagli sprechi del cibo e tagliando tutto ciò che è poco salutare. La location che si presta a questa sperimentazione è il Parco Ecologico “Forte San Jachiddu” il 24 e il 25 giugno con una data preparatoria del 23. A proporre Conferenza e workshop sono  l’associazione culturale Mekore, con la presidente Cecilia Caccamo e La Civiltà dell’Orto Messina con il responsabile Giuseppe Arrigo che, questa mattina nella sala Ovale di Palazzo Zanca, hanno presentato l’iniziativa. La partecipazione dell’agrotecnico di origini siciliane, Gian Carlo Cappello, nonché consulente RaiUno (La vecchia fattoria – Linea Verde) in materia di agricoltura dal 1998 al 2004, accredita questo laboratorio sociale, adatto a tutta la popolazione. Rispettare Madre Natura e fare comunità potendosi creare sussistenza da un piccolo appezzamento di terra è un valore aggiunto per chiunque. “La coltivazione naturale rimette l’agricoltura nel luogo dove l’uomo l’ha trovata: nelle mani generose della Natura” (“La Civiltà dell’Orto-L’Orto Naturale di Angera, ad esempio” – Gian Carlo Cappello).

L’innovativo metodo di orticoltura naturale elaborato, nei decenni di esperienza sul campo, da Gian Carlo Cappello permette di coltivare per il proprio fabbisogno, senza alterare l’equilibrio della Terra, curandone tutte le forme di vita – nessuna esclusa – nei giusti tempi di crescita, in termini di humus. Questa pratica rivoluzionaria ripudia lavorazioni del terreno né uso di fertilizzanti, antiparassitari e diserbanti, in linea evolutiva del principio di coltivazione fukuokiano del “non fare”. Si considera lo sviluppo delle coltivazioni come conseguenza dell’equilibrio della biosfera e si cerca di rendere le piante coltivate quanto più “selvatiche” possibile. Il modello di Cappello è quanto di più distante dalla ricerca del denaro e del business e trasmette in prima persona la “decrescita felice”, la propria pratica di coltura orticola naturale a eco-villaggi, comunità, orti urbani condivisi, orti didattici, etc., a tutte quelle realtà realtà che perorano l’autosufficienza alimentare.

Gli incontri formativi si svolgeranno con una conferenza il prossimo venerdi 23 giugno (ore 18) al Salone delle Bandiere del Comune di Messina: incontro gratuito sull’agricoltura naturale ed illustrazione del progetto “Civiltà dell’orto”. Interverranno il sindaco Renato Accorinti, l’Assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua e Gian Carlo Cappello. A moderare il dibattito sarà Cecilia Caccamo, Presidente della 5° Commissione Consiliare, Ambiente.

Il Workshop si articolerà in una parte teorica ed una pratica al Parco ecologico “Forte San Jachiddu” in due giornate, con pranzo a sacco condiviso: sabato 24 giugno (dalle 9 alle 16:30) con proiezione immagini degli orti naturali realizzati in tutta Italia. A metà mattina è previsto un break con degustazione di bevande fresche e prodotti naturali offerti dall’organizzazione; domenica 25  (dalle 9 alle 16:30): realizzazione dell’orto naturale con illustrazione dettagliata di tutti i passaggi fondamentali (stesura della pacciamatura, semine e trapianti),

“Perché crediamo che invertire la rotta sia sempre possibile – chiariscono l’associazione Mekore e La Civiltà dell’Orto Messina -! Davanti ad una produzione industriale massiccia che sfrutta i terreni senza etica, impoverendoli, distruggendone equilibrio e biodiversità, inquinandoli e avvelenando le falde acquifere, noi proponiamo il metodo Cappello che si  approccia alla Madre Terra e a tutte le sue rappresentanze con un rispetto profondo, che non richiede fatica perché la Natura è in grado di fare molto bene da sola, se lasciata fare. Un metodo che riesce ad ottenere risultati assolutamente paragonabili alla produzione industriale senza inquinare. Lo abbiamo sperimentato e siamo felici di portarlo a Messina sperando che la nostra comunità voglia cogliere questa opportunità”.