Cda Teatro, con un mese di ritardo ecco presentati i volti e il previsto Jervolino

Si è fatto attendere per un mese, in base ai suoi annunci per ufficializzare il suo decreto che riguarda le nomine del Cda al Teatro Vittorio Emanuele. “Verrò entro maggio concordando la mia visita con il Sindaco di Messina i per il provvedimento che costituisce il Consiglio d’amministrazione. E’ probabile che rispetterò le scelte di Accorinti ribadendo sia quella a cura della Città Metropolitana sia quella in quota Palazzo Zanca”. Queste sono state le dichiarazioni telefoniche rilasciate dell’assessore regionale allo Spettacolo Anthony Barbagallo che, invece, ha deciso di targare il suo decreto tre giorni fa e di presentare l’ensemble (per restare in tema artistico) del Cda solo oggi, nella sala Sinopoli, confermando le designazioni. Ad accompagnare la presentazione dei ruoli anche il primo cittadino Accorinti, il titolare della delega Cultura Federico Alagna, il Sovrintendente Egidio Bernava e i direttori artistici per la Prosa Simona Celi e per la Musica Matteo Pappalardo.

L’Ente Vittorio Emanuele si avvarrà dunque del neo presidente, Luciano Fiorino di preferenza accorintiana e di cui ci si aspettava solo l’insediamento, dei consiglieri Salvatore Jervolino di nomina regionale, la cui previsione è stata azzeccata avendo stabilito un rapporto di affiatamento con il Sovrintendente e con le dinamiche burocratiche, avendo allungato l’abito di Commissario Straordinario oltre la proroga e Mariangela Pizzo, di scelta di Palazzo dei Leoni. Sicuramente, Jervolino non abbandonerà le sue capacità contabili che ha sfoggiato da presidente del Collegio dei Revisori e che torneranno utili anche da componente dell’Organo amministrativo.

Giusto come curiosità, con Fiorino, si attestano due giornalisti all’interno dell’entourage Teatro, insieme a Pappalardo che detiene il suo incarico nella sfera eventi musicali ma che dovrà immergersi comunque nella parte finanziaria per congegnare la sua programmazione.

Fiorino è sempre stato vicino al mondo dello spettacolo non solo da giornalista ma anche vivendolo in prima persona. Adesso, ne sarà la guida, oltretutto di un teatro come il Vittorio Emanuele che gli ha sempre trasmesso forti emozioni. Sa che nulla può andare avanti “se i “conti non filano lisci” per cui “il suo Cda” guarderà a risanare il bilancio ottimizzando le risorse esistenti e mantenendo saldi i suoi principi di legalità e trasparenza.

Il senso di responsabilità gli ha fatto dire “sì” a questa posizione manageriale. Fiorino eredita polemiche e un ruolo pesante lasciato da Maurizio Puglisi.

La Cgil non si è fatta sfuggire l’occasione di colloquiare con l’assessore regionale, prima della conferenza stampa, per cercare di fare chiarezza sulla situazione di caos economico in cui versa l’Ente e di cui gli orchestrali e il personale tecnico pagano le principali conseguenze

“Non riusciamo a comprendere perché, anno dopo anno, le risorse destinate al teatro Vittorio Emanuele, siano diminuite rispetto a quanto invece destinato ai teatri di Catania e Palermo e rispetto a questo pretendiamo delle spiegazioni nette, chiare e precise”. Questo uno dei principali argomenti affrontati dalla Segretaria Generale della Funzione pubblica della Cgil, Clara Crocè e della coordinatrice del settore, Rosa Raffa.

“In questo modo – hanno affermato le rappresentanze sindacali –, non è possibile immaginare una serio cartellone della stagione artistica che possa consentire l’impiego di tutte le masse artistiche che, in questi anni, sono state reclutate poco”.

Le rappresentanti sindacali hanno ricordato che già nei mesi scorsi era stata inviata all’attenzione dell’Assessorato un documento in cui venivano ben spiegati tutti i passaggi della vertenza e in cui venivano fatte delle proposte. Tutto però è rimasto lettera morta.

“Perché – dichiarano Crocè e Raffa – nei teatri di Palermo e Catania si è provveduto alla redazione della pianta organica e alla stabilizzazione dei precari mentre a Messina, nonostante alcune risorse siano vincolate a tale fine, i dipendenti continuano a lavorare poco e da precari?”.

La Fp Cgil ha discusso anche della necessità della ricontrattualizzazione del personale e alla revisione della Pianta Organica. “Nell’augurare buon lavoro alla Pizzo e a Fiorino – concludono i rappresentanti della Fp Cgil –  si, auspica in tempi stretti, un incontro prima della definizione del bilancio di previsione per comprendere quali risorse saranno destinate per la programmazione della stagione artistica 2017/2018, lo Statuto e il Regolamento di organizzazione”.

Foto Rocco Papandrea

Redazione1

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