Dopo dipinti di Caravaggio e Antonello, al Museo c'è chicca terrazza concerti

La concentrazione è stata focalizzata sulla nuova ala che contiene un percorso medievale –moderno e le epoche che abbracciano dall’antichità all’Ottocento ma c’è una chicca da non sottovalutare assolutamente carpita sia al sovrintendente Micali sia all’assessore ai beni culturali Vermiglio. La fruizione della terrazza del Museo Regionale di Messina amplificherà, con certezza, la pluralità delle discipline da calamitare estendendo per esempio alla musica con eventi eleganti e di spessore e si sposano con questo ambito. E perché non adoperare anche lo spazio antistante il plesso museale tra la fontana e le rovine per dare ispirazione alle performance classiche o di jazz? Magari anche per l’estate… Insomma, le idee potrebbero essere molteplici ma è chiaro che le sinergie che hanno lavorato finora sono coordinate dalla Direttrice del Museo, Caterina Di Giacomo che avrà già in mente un suo cronoprogramma.

“Prima che si esaurisca il mio mandato – afferma Micali –, il Polo Museale sarà al centro della Cittadella della Cultura”.

“Dopo tanto tempo e con l’aiuto di tutti – argomenta l’assessore Vermiglio e ringraziato da tutti – con la supervisione attenta ed irrinunciabile della responsabile Di Giacomo, è avvenuta la restituzione di questo gioiello perché diventi un riferimento culturale non solo della Sicilia ma di tutto il Mezzogiorno d’Italia e dell’intera Penisola. La direzione si occuperà anche delle iniziative collaterali quali spettacoli musicali, realizzabili in un contesto mozzafiato quale può essere la terrazza di questo plesso e non mancherà di essere accessibile alla collettività. Questo offerto oggi è un segnale fortissimo per il rilancio di questo Polo che sarà visitabile insieme alla Cittadella della Cultura che deve nascere qui a fianco e a cui dobbiamo guardare non con retrospettiva, bensì proiettandoci nel futuro. Un futuro che immagino positivo vedendo il bicchiere sempre mezzo pieno. Speriamo di far ruotare altre risorse finanziarie per l’occorrenza”.

Redazione1

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