Magari domani resto: la storia di una femmena di Napoli

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Magari domani resto: la storia di una femmena di Napoli

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venerdì 16 Giugno 2017 - 09:56

Ieri, 15 Giugno 2017, Lorenzo Marone ha presentato il suo ultimo libro“Magari domani resto” (Feltrinelli, 2017) presso la Gilda dei Narratori, dialoga con l’autore il giornalista Francesco Musolino.

La storia raccontata è quella di Luce, napoletana cresciuta tra i Quartieri Spagnoli, che vive sotto le note di Pino Daniele. È un avvocato di 35 anni, anzi, praticante presso uno studio legale che non si è ancora occupata di una vera e propria causa. Finché Arminio geroimo, avvocato che le ha permesso di lavorare nel suo studio, decide di assegnarle una causa: il nuovo cliente deve ottenere l’affidamento del figlio.

E allora Luce Di Notte, così va di cognome, una giovane onesta e combattiva, rimasta bloccata in una realtà composta da una madre bigotta e infelice, da un fratello fuggito al Nord, da un amore per un uomo ancora bambino incapace di andare avanti in una relazione, confortata dalle passeggiate con Alleria, il suo Cane Superiore, unico vero confidente, e le chiacchiere con l’anziano vicino don Vittorio, il “grillo parlante” di Luce, un musicista filosofo in sedia a rotelle, finirà per  trovarsi costretta a ficcare il naso nella vita di Carmen Bonavita, madre del figlio, alla ricerca di prove sulla sua incapacità di madre responsabile del piccolo Kevin. All’improvviso, nella sua vita entrano questo bambino saggio e molto speciale, un artista di strada giramondo e una rondine che non ha nessuna intenzione di migrare. La causa di affidamento nasconde molte ombre, ma è forse l’occasione per sciogliere nodi del passato e mettere ordine nella “capatosta” di Luce. Una donna spesso aggressiva e che non si piega alle regole, senza peli sulla lingua.

Così come tutti, del resto, anche Luce ha una storia alle spalle: la figura assente del padre. Sarà un dolore che dovrà affrontare ogni giorno, oltretutto Luce è insoddisfatta della sua vita, del suo lavoro, della sua solitudine. È quasi in dubbio se andarsene via, come il padre e il fratello, o restare cercando la felicità ancora per un po’?

<<La prima cosa che ho detto a Feltrinelli è stata proprio “Datemi una copertina piena di luce, di allegria” e mi hanno accontentato>> dice l’autore <<Luce è quasi un personaggio regalatomi dalla mia città, nel senso che qua c’è tanta Napoli, Luce è proprio la classica “femmena” dei quartieri popolari di Napoli, una dal carattere forte, che affronta la vita di petto, con irruenza, che sgomita per non farsi calpestare i piedi. Che non le manda a dire>> ma non solo <<sotto questa scorza c’è poi una profonda sensibilità, umanità. Una donna che affronta la vita con leggerezza.>>

Un romanzo in cui di Napoli si raccoglie una via di mezzo <<volevo raccontarla a modo mio, dire come anche in quartiere difficile come i Quartiere Spagnoli, con tanta criminalità, esistono poi tante persone per bene, tante Luce, tante famiglie che conducono una vita regolare nella legalità, cercando di schivare il marcio che c’è intorno. Quindi la camorra non c’è, se non di parte nella figura del padre di Kevin. Perchè poi, certo, ambientare un romanzo nei Quartieri Spagnoli e non nominarla nemmeno… ci saremmo raccontati delle favole. Però non è certamente un romanzo sulla camorra perchè io non amo, c’è già chi lo fa e poi io cerco di raccontare altro di Napoli.>>

Magari domani resto è un romanzo che ti accompagna nella vita di questa donna-tornado, tra i suoi sbagli e le sue gaffe che ti strappano una risata semplicemente perchè nella sua storia cìè molto della tua vita, dei tuoi dubbi.  Lorenzo Marone ha riconfermato la sua grandissima umanità come scrittore, perché è così raro imbattersi in libri che siano capaci di raccontare la normalità della gente, senza esagerazioni.

Serena Votano