Annunci Garofalo su mezzi mare, “Spogliare chiesa per addobbo altare?”

“In tema di mobilità e collegamenti marittimi noi vogliamo tutto, specialmente quei treni a lunga percorrenza sulle navi e mezzi veloci per i pendolari che ci hanno cancellato”. L’OrSA interviene, con il Segretario Regionale Mariano Massaro e con Rsu 18 Personale Navigante Marcello Puglisi, sul via libera dell’emendamento alla Camera targato Vincenzo Garofalo.

“Non è la prima volta che il parlamentare si espone trionfalmente sulla continuità territoriale – punta il dito L’OrSA -, sostenuto da cori di assenso da parte di organizzazioni sindacali, assolutamente minoritarie nel settore navigazione, che a vario titolo si accodano ai facili entusiasmi. Era l’anno 2015 quando la politica, compreso Garofalo, sosteneva la “rottura carico” presentandola come “modernizzazione” della continuità territoriale ma in realtà il progetto celava il taglio dei treni a lunga percorrenza e la conseguente soppressione del servizio di traghettamento”.

“Spogliare la chiesa per addobbare l’altare è una tattica subdola che lavoratori e cittadini siciliani hanno svelato e contestato nel 2015”. L’organizzazione sindacale si ritiene disponibile al confronto con il deputato per apprendere i dettagli del suo emendamento, pronta ad accreditarlo se le condizioni risulteranno realmente favorevoli a rendere efficiente e fruibile il servizio di pubblica utilità. “In caso contrario, si troverà costretta, ancora una volta, a dimostrare la capacità di mobilitazione di questo sindacato di Base e della Rsu eletta nelle proprie liste”.

“Fu necessaria la mobilitazione del 14 febbraio 2015 – evocano i rappresentanti di categoria – , massicciamente partecipata da lavoratori e cittadini, organizzata dall’ORSA e dal movimento popolare “ilferribottenonsitocca”, per svelare i retroscena e scongiurare la soppressione del servizio essenziale. Il recente annuncio sull’emendamento Garofalo che stravolge il concetto di continuità territoriale non sembra tanto lontano dal bluff del 2015, pertanto chiediamo al deputato in questione di rispondere alle legittime perplessità di questo sindacato che ha il mandato di rappresentanza del 90% dei ferrovieri marittimi sindacalizzati”.

“Nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa Garofalo asserisce che “i costi saranno coperti dal contratto di servizio sulla continuità territoriale”; significa che saranno sottratte risorse economiche al servizio di continuità territoriale (treno su nave) per sovvenzionare il trasporto veloce dei passeggeri appiedati? La flotta Navale ferroviaria dovrà subire l’ennesimo taglio per favorire tale sistema “alternativo”? Se così fosse sarebbe la rivisitazione tattica del progetto del 2015. Garofalo spieghi nel dettaglio dove saranno reperite le risorse per rendere economicamente sostenibile il suo emendamento, chiarisca se ci saranno fondi aggiuntivi, ex novo, erogati dallo Stato o se le risorse necessarie saranno sottratte dalle somme oggi destinate alla continuità territoriale nella forma treno su nave”.

Garofalo sa bene che l’Antitrust vieta a Rete Ferroviaria Italiana di effettuare il traghettamento dei pedoni sfruttando le sovvenzioni che lo Stato eroga per il contratto di servizio dedicato al traghettamento dei treni. In illo tempore, l’Antitrust contestò a Rfi di non aver operato nel mercato del trasporto passeggeri tramite una società separata, in violazione dell’articolo 8, comma 2-bis, della legge n. 287/90 –  comportando, nel caso di specie, un’alterazione della competizione con le altre società di navigazione. Per superare l’ostacolo RFI fu costretta a costituire una società separata (Bluferries) da far subentrare nello svolgimento del servizio di traghettamento pedonale prima del concreto accesso al “mercato concorrenziale”, avvenuto in data 28 giugno 2010. Ebbene, oggi l’emendamento Garofalo ri-propone l’alterazione della competizione censurata dall’Antitrust, come si posizionerà il Garante per la Concorrenza in presenza di un servizio dedicato al traghettamento veloce ma sovvenzionato con i soldi dell’attuale contratto di servizio per la continuità territoriale, mentre nella stessa area agiscono società di navigazione private a totale rischio d’impresa?”.

“L’annosa questione dell’attraversamento si risolve solo con nuove sovvenzioni statali per il collegamento efficiente dell’isola con il continente – termina l’OrSA -. I fondi per la continuità territoriale sono già pochi per garantire il traghettamento dei treni a lunga percorrenza, Garofalo s’impegni a fare arrivare in Sicilia risorse nuove dedicate esclusivamente ai mezzi veloci”.

Redazione1

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